Rieti, nella piana reatina con le sue colline verdi, la natura incontaminata e le sue maestose montagne che la circondano, è il luogo ideale per trascorrere un weekend all’insegna di rilassanti passeggiate in bicicletta, come cantava Cocciante, magari con tutta la famiglia.
Domenica con i bambini decidiamo di montare in sella alla bicicletta per una bella passeggiata ciclo-turistica. Il meteo è dalla nostra parte, è una bella giornata di sole e c’è poco vento. Dal piazzale Angelucci ci dirigiamo verso la pista ciclabile della Conca reatina. La via è una delle più amate e frequentate del Lazio, può essere percorsa sia in senso orario che antiorario, con i suoi 22km la ciclabile, partendo dal centro di Rieti, attraversa la frazione di Chiesa Nuova, i comuni di Greccio, Contigliano e chiude l’anello oltrepassando il fiume Velino e la stazione ferroviaria di Terria.
Pedalando ci immergiamo nel verde respirando i profumi della natura, ammiriamo il fascino dei campi di grano, “poesia di un amore profano” per Lucio Battisti, e poi gli uccelli migratori che tornano nella Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile. Fermarci nei capanni e dedicarci al birdwatching è un momento di divertente riposo per riprendere un po’ il fiato. Lo sguardo ad ammirare le montagne che circondano come in un grande abbraccio la piana reatina, vediamo il Terminillo ed il Monte Rosato sopra Poggio Bustone coperto da innumerevoli vele colorate dei parapendio che dalla sua sommità si librano nel cielo azzurro.
Una sosta per rifocillarci a Contigliano con un ricco ed energetico spuntino a ripagarci della fatica affrontata per la breve salita affrontata per raggiungerlo. Fino a completare l’anello per tornare di nuovo a Rieti.
Non ancora soddisfatti, decidiamo di prolungare la nostra pedalata includendo un giro per il centro storico: da Via Velinia attraversiamo il ponte e prendiamo la ciclabile che segue la Via Lungovelino fino all’incrocio con Viale Lionello Matteucci. Da qui attraversiamo la strada e riprendiamo la zona ciclo-pedonale che segue il fiume Velino fino a raggiungere il ponte Romano.
Sosta ad ammirare i resti dell’antico ponte Romano tanto bello e particolare con i suoi ormai storici ospiti, papere e germani reali che attraggono i bambini e anche noi grandi che per un attimo torniamo piccoli. Con alle spalle il Monumento della Lira, inaugurato il 1 marzo 2003, creata sul progetto dell’artista Daniela Fusco realizzato con la fusione di 2.200.000 monetine da 200 lire. Il monumento rappresenta l’Italia turrita che tiene nelle mani alzate una grande moneta da una Lira, sulla sua veste c’è scritta: “L’Italia per la Lira”.
Proseguiamo lungo il Velino, ammirando il quartiere dei pozzi al di là del fiume e raggiungiamo ponte Cavallotti e poi porta d’Arce, una delle cinque porte della cinta muraria medievale, tra le migliori conservate, che costeggeremo pedalando nel viale alberato fino a tornare a piazzale Angelucci.
Felici ed appagati della sana passeggiata in bicicletta con una spettacolare natura a chilometro zero, ci accingiamo a scegliere uno tra i tanti ristoranti della città per una gustosa e ritemprante cenetta… e programmare la prossima avventura in Sabina!