Valmontone, a circa 30 km dalla Capitale, sorge su un colle tufaceo a 330 metri s.l.m. ed è circondata da un paesaggio prevalentemente collinoso e ricco di verde, grazie alla presenza del vicino Fiume Sacco e di numerose fonti d’acqua.

Le origini di Valmontone sconfinano nella leggenda infatti, sembra sia stata fondata da Glauco, figlio di Minosse e chiamata Labicum (nome dello scudo di battaglia).

La denominazione Valmontone, apparsa per la prima volta in un documento del 1139, significa valle soprastata da un monte, in quanto il centro storico sorge su un monte sovrastante una valle.

Il simbolo più evidente e caratteristico di Valmontone è il monumentale Palazzo Doria-Pamphilj. Fu un castello fortificato fino alla prima metà del XVII secolo quando il principe Camillo Pamphilj volle trasformarlo una città ideale: la Città Panfilia, estendendo l’area alla vicina chiesa e altre strutture. La supervisione dei lavori venne affidata al padre gesuita Benedetto Molli che riuscì nel suo intento grazie alla collaborazione di numerosi artisti.

L’edificio, di forma squadrata e struttura massiccia, conta 365 stanze, le più importanti delle quali si trovano al primo piano. Qui si trovano le 4 stanze degli Elementi (Fuoco, Aria, Acqua e Terra), i 4 camerini dedicati ai Continenti (le Americhe, Europa, Asia e Africa), la Sala del Principe, con le pareti decorate a Trompe-l’œil, e 2 cappelle private, dette “del Padreterno” e “di Sant’Agnese”, patrona dei Pamphilj.

Gli affreschi sono stati realizzati tutti tra il 1657 e il 1661 da artisti quali Pier Francesco Mola, Gaspard Dughet, Guillaume Courtois detto il Borgognone, Francesco Cozza e Mattia Preti.

Il Palazzo Doria-Pamphilj fa parte delle Dimore Storiche del Lazio.

Da segnalare le Catacombe di Sant’Ilario, complesso riportato alla luce tra il 1985 e il 1988 costituito da catacombe cristiane, scavate probabilmente tra la fine del IV e l’inizio del V sec., per lo più con volte a botte, costituite da sei gallerie e cinque cunicoli.

Interessante la Fontana del Colle, adiacente al Palazzo Comunale. La sua realizzazione risale alla seconda metà del XVIII sec. per commissione del Principe Giovanni Battista Pamphilj.

A seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, la fontana è quasi completamente distrutta e ricostruita nel 1968 identica alla precedente, della quale erano rimaste in piedi la base e una delle vasche laterali.

La fontana, molto utile nel dopoguerra per il rifornimento dell’acqua ai valmontesi, è diventata il simbolo della città.

Non lontano da Valmontone si segnalano il Valmontone Outlet, grande outlet village con oltre 180 negozi, realizzato ispirandosi ad una città americana e il Rainbow Magicland, parco divertimenti a tema fantasy.

 

Social share
INFO UTILI

SCOPRI ANCHE

Corchiano

Corchiano è un borgo dal fascino inaspettato che ha ispirato...

San Vittore del Lazio

Arroccata su una collina che domina l'ultimo tratto della Valle del...

Serrone

Serrone è il “paradiso del parapendio” ai piedi del monte Scalambra,...

Rivodutri

Rivodutri è immerso nella Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile e...