Fu toccata dalla Campagna dell’Agro Romano per la liberazione di Roma quando nel 1867 ci fu il passaggio sul suo territorio dei garibaldini. Siamo a Vallinfreda, un piccolo comune a pochi passi dalla capitale.
Molti sono gli elementi di natura artistico-religiosa che sono diventati degli attrattori turistici in questa località. Nella Parrocchiale di San Michele Arcangelo, edificata nel XVI secolo, si conserva una pala d’altare dipinta dal Romanino (XV-XVI secolo). Interessante da visitare è la Casa natale del beato Diego Oddi, vissuto all’inizio dello scorso secolo nel convento dei Frati minori di Bellegra e proclamato Beato da Papa Giovanni Paolo II nel 1999 in una solenne cerimonia nella Basilica di San Pietro. C’è il Sacrario di guerra eretto dall’Associazione nazionale famiglie dei caduti – dispersi in guerra” nel cimitero del paese, che costituisce il punto d’arrivo di un percorso costellato da piccole incisioni con i nomi e le località di sacrificio dei Vallinfredani caduti per la Patria. Nell’oratorio del Santissimo Crocefisso, sono ancora visibili affreschi risalenti al quattrocento.
Per chi ama le escursioni nel verde a Vallinfreda troverà le Aie un Monumento Naturale che si trova nel punto più alto del paese, con sette livelli di piazzole. Questo è il punto di inizio di vari sentieri che permettono la scoperta del bosco della Grotta del Re Pipino che per la sua buona posizione e l’ampio panorama sulla piana del Cavaliere, si può ritenere sia stato utilizzato da Re figlio di Carlo Magno quando passò per Vallinfreda. C’è poi la salita al Monte Aguzzo e il circuito Naturalistico La Tiglia, una piacevole passeggiata lungo un sentiero montano ricco di scorci e incantevoli vedute panoramiche.
Tipicità locali da non perdere: Ciambelle al vino, amaretti, tisichelle, fagiolo cioncone.