Una meta ideale per le tiepide giornate autunnali è Percile, un piccolo gioiello immerso tra boschi e radure del Parco dei Monti Lucretili. Qui si respira ancora un’atmosfera medievale, il tempo sembra sospeso. Perdiamoci tra vicoli, archi e piazzette a caccia di scorci incastonati tra le case in pietra e il profumo di bosco.
Percile si trova su uno sperone a quasi 600 metri d’altezza nell’alta valle dell’Aniene. Le sue origini remote sono avvolte dal mistero. Secondo alcuni storici il nome deriva dalla famiglia romana Porcia. Del periodo romano Percile conserva numerose testimonianze: un ceppo sepolcrale dedicato a una fanciulla e un sarcofago di terracotta.
A Percile l’attuale sede del Municipio è Palazzo Borghese. Fino al 1033 era un castello, nel tempo appartenuto a diverse nobili famiglie. Sorge accanto alla Chiesa di Santa Lucia del XVI secolo, l’antica cappella dei nobili dedicata al Patrona di Percile. Il piacere per le cose semplici è anche quello di bere alla Fonte degli Aliucci, da cui sgorga una leggerissima acqua oligominerale ben conosciuta dagli Antichi Romani per le sue virtù terapeutiche.
I due laghetti carsici, i “lagustelli” chiamati Fraturno e Marraone, sono meravigliosamente circondati da salici che sembrano voler sfiorare l’acqua. Il paesaggio fiabesco è riconosciuto come zona a protezione umida internazionale secondo la Convenzione di Ramsar.
Tra i sapori autentici e genuini di Percile, non perdetevi gli asparagi selvatici in primavera e le castagne che invadono il borgo con l’inconfondibile profumo d’autunno alla Sagra nell’ultima domenica di ottobre. Ogni momento è buono per assaggiare dolci e altre specialità locali: amaretti, “tettarelle”, “tisichelle”, nociata, ciambelletti di magro, miele e salsicce.
Straordinaria la Sagra della Ramiccia a dicembre durante la quale si ammassano rigorosamente a mano circa 1500 uova.