A svegliarci è un raggio di sole che fa capolino dalle vette dei Monti della Laga, mentre beviamo un energizzante caffè accompagnato da deliziosi biscotti ancora caldi scegliamo la destinazione della nostra escursione, un po’ impegnativa ma vogliamo metterci alla prova!
Si perché se si ama la montagna, il trekking e le escursioni a piedi, ci si troverà davanti alla difficile scelta tra le moltissime mete; il tempo non è mai abbastanza ed è difficoltoso selezionare le migliori escursioni da fare per godere, al massimo delle possibilità, le meraviglie che la montagna delle Valli Reatine può offrire.
Scegliamo di raggiungere Pizzo di Sevo ma prima, attirati dai profumi del forno nel centro commerciale, pensiamo al nostro spuntino e tra due fette di profumatissimo pane con lievito madre, fragrante ed appena sfornato, facciamo mettere il prosciutto amatriciano I.G.P., un crudo di qualità elevata, compatto e dagli aromi intensi, insieme a del formaggio, prodotto con il latte di vacche che vivono allo stato semibrado e si nutrono solo con l’erba dei pascoli amatriciani.
Così zaino in spalla, scarponi allacciati siamo davvero pronti per fare un giro sui Monti della Laga. Passando per la frazione di Sant’Angelo rimaniamo colpiti dal maestoso Cerro, un esemplare che detiene il record nella sua specie di albero più grande d’Italia. Alto più di 20 metri e inserito nella lista degli alberi monumentali, un robusto vecchietto che porta sulle proprie spalle oltre 600 anni di vita!
Parcheggiamo l’auto nei pressi del pianoro di Macchie Piane, saliamo fino ad un prato con splendida vista sulla valle di Amatrice, una zona panoramica che affaccia su una fenditura della montagna e che forma il ripido fosso dei Caprini. Questo è il punto di partenza del Tracciolino di Annibale, un evidente mulattiera che sale maestosa verso sud e che pare sia stata la traccia seguita da Annibale nel suo avvicinamento a Roma, un suggestivo sentierino a mezzacosta che con svariati cambi di versante, fra torrenti e piccole cascate, raggiunge il Vado di Annibale, tra Cima Lepri e Pizzo di Sevo. Qui si iniziamo a salire sul serio, più o meno in diretta con Pizzo di Sevo a vista, a circa 300 metri più in alto; arriviamo ad una prima cima e subito dopo alla vetta. La vista da qui risulta eccezionale, i Monti Gemelli, i Sibillini, i Reatini, il Gran Sasso purtroppo, risulta coperto da basse nuvole e non si vede.
Un’esperienza che ci ha regalato emozioni indescrivibili: ore passate sulle nostre gambe ci hanno regalato il tempo e lo spazio per fare chiarezza, per mettere a posto i pezzi del nostro puzzle e per rientrare nella quotidianità con rinnovata energia, nuove idee, nuovi progetti e la sensazione di aver trovato noi stessi nella fatica.
Al ritorno ripassiamo al Centro Commerciale per acquistare salumi e formaggi locali, tutto l’occorrente per provare a cucinare una vera amatriciana; prendiamo delle ottime mele e delle fragoline rosse e piccoline una vera golosità non meno dello yogurt, prodotto nelle terre amatriciane, che decidiamo di degustare al momento.
Sulla via del ritorno ci fermiamo, per godere di un suggestivo tramonto, sulle rive del lago Scandarello un piccolo smeraldo dove si riflettono i monti della Laga, una quinta naturale sulla spettacolare Conca Amatriciana. Una piccola sosta all’abitato di Conche direttamente sulla riva, troviamo un angolino dove sederci e rilassarci un pochino. “Le acque tranquille di un lago riflettono le bellezze che lo circondano; quando la mente è serena, la bellezza dell’io si riflette in essa”, un attimo che vale dieci lezioni di yoga, pace, serenità e relax…
Torniamo a casa con in cuore la felicità che solo un fine settimana in un angolo di paradiso montano possa regalare, e con in mente già tanti posti da tornare a visitare nelle Terre Amatriciane!
Addio monti sorgenti dalle acque…. No, siamo certi sarà solo un arrivederci a presto…