Lasciamoci il Lago di Bolsena alle spalle, che già tante soddisfazioni ci ha regalato durante l’estate, bastava avere un telo da spiaggia e il costume e non c’è skyline migliore per voi di questo. Una tavola d’acqua, mite e affascinante, calda ma fresca che vi accoglie… ma oggi siamo qui per tutt’altre ragioni. Richiamati dalla gola e da un po’ di spirito d’avventura! Proseguiamo il nostro viaggio da provetti tartufai.

Andiamo verso i Monti della Tolfa. Grandi distese di boschi, interrotte da estese pianure. I boschi occupano qui più della metà del territorio con faggi, cerri, lecci, terreni argillosi e umidi creando le condizioni ottimali per la crescita di alcuni tra i prodotti tipici di Allumiere, tra cui il tartufo nero.

Tartufo Nero

I tartufi, infatti, generalmente vivono in simbiosi con alberi latifoglie come la quercia, la roverella, il cerro, il pioppo, il nocciolo, il faggio. Nella zona dei Monti della Tolfa si possono incontrare le due varietà di tartufo nero: quello pregiato, che si raccoglie durante i mesi invernali, e quello estivo, conosciuto anche come Scorzone, di qualità inferiore rispetto al primo ma, comunque, non da disdegnare!

La raccolta del tartufo Scorzone inizia a maggio, anche se il periodo migliore è sicuramente il mese di settembre. Con la sua ruvida scorza nera e la polpa dal colore bianco e nocciola, il profumo aromatico intenso che si avvicina a quello dei funghi porcini… Ebbene lo stai visualizzando un piatto di strozzapreti con un bel tartufo fresco grattugiato sopra… noi ne sentiamo addirittura il profumino!

Se proseguiamo verso Bagnoregio, Graffignano e Bomarzo, ma ne troverete anche a Monte Romano, Blera e Tarquinia passerete dallo Scorzone al Tartufo Bianco Pregiato. Insomma un passaggio indolore!

Tartufo Bianco

In provincia di Roma nell’area attorno a Tivoli, con precisione a Vicovaro, il borgo dove vi è la perfetta fusione di storia e tradizioni, incorniciata in suggestivi scorci di realtà millenarie a ridosso del fiume Aniene. Qui ci sono gli Eremi di San Benedetto: sintesi di bellezza e quiete… e anche qui il tartufo non manca… grattugiato su una pasta fresca fatta in casa… che acquolina!

La provincia di Rieti viene accreditata come una delle provincie più ricche d’Italia per la produzione di tartufi. Le zone più importanti sono: la Valle del Turano, è qui che sono presenti tutte le specie più pregiate di Tartufo Bianco Pregiato, Nero Pregiato, Scorzone e Uncinato. La Valle del Salto e il Cicolano. C’è poi La zona dei Monti Sabini da Contigliano a Fara in Sabina, qui aguzzate l’olfatto ci sono il Nero Pregiato e lo Scorzone.
Nella zona del Terminillo a Leonessa, oltre alla patata il tartufo è più che presente! Infatti una delle ricette più golose sono proprio gli gnocchi con “l’oro nero”.

Dal reatino alla Ciociaria seguendo il fil rouge… o meglio noir del tartufo…

Tartufo

In Provincia di Frosinone si distinguono la Valle del Liri per Tartufo Bianco Pregiato, lo Scorzone e per le zone più alte Tartufo Nero Pregiato. La zona che parte ad Est di Frosinone con importanti centri come Sora, Pescosolido, Campoli Appennino, San Donato Val di Camino fino a Sud del capoluogo con Cassino, Colle San Magno e la zona del Monte Cairo… insomma, hai preso nota? Questo è il regno dei Tartufi Neri: il pregiato, l’Uncinato e lo Scorzone.

In Provincia di Latina, la produzione dei tartufi parte dalla vallata del fiume Sacco, passa dai Monti Ausoni e Aurunci, soprattutto nei centri quali Pastena, Campo di Mele, Lenola e termina alla piana Pontina sino a Formia.

Le mete le hai tutte. Ci devi mettere un buon naso e il gioco è fatto!

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