Negli ultimi anni la street art ha vissuto una profonda evoluzione d’immagine: considerata un tempo atto di vandalismo, è diventata oggi strumento di riqualificazione urbana. Sono molti i quartieri, soprattutto periferici, ad aver cambiato faccia grazie a questa forma d’arte. La borgata del Trullo, alla periferia sud ovest di Roma, è uno di questi: il quartiere sta rinascendo gradualmente grazie a graffiti d’autore e progetti di street art, interventi che danno nuova vita alle facciate dei palazzi incastonati tra Magliana e Portuense. Perdiamoci in una passeggiata tra le opere che hanno creato l’identità del quartiere, trasformandolo così in un vero e proprio museo a cielo aperto.

Anno dopo anno, tra le stradine del Trullo, si sono susseguiti gli interventi di tanti artisti urbani: diversi murales hanno rigenerato la zona attraverso opere che hanno la capacità di narrare vere e proprie storie. Il risultato è un melting pot fatto di immagini, storie, vite.

I murales di tanti street artist si sono mescolate alle pennellate dei Pittori Anonimi del Trullo, un gruppo di residenti che, armati di vernice, hanno deciso di ridare colore a quell’angolo di città; non mancano i versi dei Poeti der Trullo, i “metroromantici” che su muri e panchine seminano strofe sarcastiche, nostalgiche, piene d’amore e di rabbia. Un movimento che parte dalla periferia e si diffonde e si espande attraverso la rete. Un movimento, proprio come la street art, che parte dal basso, dal quartiere, dalle persone, dalla semplicità e complessità della loro vita di tutti i giorni.

A Via del Trullo è impossibile non notare il sorprendente murales “Ovunque Sono”, realizzato dall’artista venezuelano Luis Gomez de Teran, aka Gomez. L’artista vive da anni nella Capitale e da sempre concentra le sue ricerche artistiche sull’uomo, la cui eccezionale natura viene percepita di notte, momento chiave per la reinterpretazione dei fenomeni. Le sue pennellate accompagnano i versi scritti dal Poeta Del Nulla, raccontando una storia: ‘’Ovunque sono” parla dell’ombra, l’ombra del viandante, l’ombra come punto di contatto tra l’uomo e la strada, come somma di tutte le esperienze, le emozioni, gli insegnamenti appresi durante il viaggio. ‘’La mia ombra è la mia casa, il mio linguaggio” scrive nella poesia Poeta del Nulla: il colore dell’ombra, il nero, è astrazione, quel tutto che lascia spazio all’immaginazione, ma anche l’inchiostro che segna le pagine.

Un talento naturale per il disegno, Paolo GOJO Colasanti, artista e writer romano classe ‘84, ha realizzato al Trullo tre interventi di arte urbana: la prima “Fiumi del municipio” si trova in Via dei Sampieri, le altre due sono, invece, visibili sulla Riva Pian Due Torri, lungo la pista ciclabile. Alessandra Carloni, artista classe 1984, ha realizzato un murales che ritrae un libro pop-up di supereroi per la scuola Pascoli, in via Papareschi 28. “Generiamo parità” è il titolo dell’opera che racconta di un mondo alternativo a quello reale. Non una realtà visionaria o legata al sogno, ma traslata attraverso simbologie che riportano alla dimensione surreale dei sogni. Alessandra Carloni cerca attraverso la concretezza pittorica di costruire “un’altra realtà”, dove tutto può essere naturale e possibile.

Col suo segno stilistico elegante e provocatorio, Diamond è un artista di Roma che opera sia in Italia che all’estero. L’ispirazione liberty e art nouveau dei suoi lavori risale all’infanzia: in casa quello era lo stile imperante. Diamond lo padroneggia facendone un tutt’uno con i suoi ritratti, i suoi visi di strada. La sua opera sui muri del quartiere è sulla facciata di una scuola in via Ventimiglia, accompagnata dai versi di Poesie PoPCorn: “Ci ancoriamo per navigare altrove“.

Non potevamo non citare un altro grande street artist romano che proprio in questo quartiere è cresciuto: Solo. Il suo stile unisce supereroi dei fumetti ad un tratto che può ricordare le opere di Roy Lichtenstein. Il primo lavoro al Trullo è “Nina” in via di Massa Marittima, dedicato alla ragazza protagonista di una nota canzone popolare romanesca del 1901 che si accompagna ai versi dei Poeti der Trullo. E poi c’è il murales dedicato a Laura, amica del quartiere, stella tra le stelle.
Non passa inosservato “Il Campione”.

Jorith Agosh, artista napoletano, ha realizzato il ritratto dell’attore romano Andrea Carpenzano che recita nel film Il Campione, girato nel quartiere. Jorith realizza perfettamente il volto dell’attore con la sua tecnica iperrealistica. Sul ritratto inserisce i segni di sangue, simboli tribali di iniziazione, con un preciso messaggio: quello dell’appartenenza alla tribù, senza differenze di classe, religione o colore.

 

Social share
SCOPRI ANCHE

Cinema Immortale di Vittorio De Sica nel Lazio

A 50 anni dalla sua scomparsa il 13 novembre 1974, ricordiamo i luoghi nel Lazio del Cinema Immortale di Vittorio De Sica, padre del Neorealismo Italiano.

In viaggio nel Lazio bizzarro tutto è possibile

Viaggiamo nel Lazio bizzarro per scoprire luoghi insospettabilmente strani, macabri o paradisiaci, e sempre avvolti in un alone di mistero e sorpresa.

Horror story della Fossa Juanna tra gli Aurunci

Tra i monti Aurunci aleggia la storia di una strega, l’Horror story della Fossa Juanna a Spigno Saturnia, un’occasione imperdibile a Halloween. Oppure no?

Luoghi Misteriosi del Lazio da visitare ad Halloween

Ciak si gira il film gotico per Halloween in 5 luoghi da brivido nel Lazio. Hai il coraggio di svelare questi macabri misteri di diavoli, morti, fantasmi e…?

Vulci tra archeologia, natura e leggenda

Un viaggio tra storia, leggende e bellezze naturali nel Parco Archeologico di Vulci a Montalto di Castro e Canino, nel cuore del comprensorio degli Etruschi.

La Spada nella Roccia sul Monte Terminillo

Una passeggiata davvero leggendaria sul Monte Terminillo alla ricerca della Spada nella Roccia ai Cinque Confini, appartenuta a un Cavaliere Templare.

Foliage e altri motivi per amare l’Autunno nel Lazio

Si apre il sipario sul Foliage e altri motivi per amare l’Autunno nel Lazio, 5 straordinari “punti di osservazione” del paesaggio color ruggine, rosso e oro.

10 luoghi imperdibili che non ti aspetteresti nel Lazio

Nella Giornata Mondiale del Turismo 2024 viaggiamo insieme nei 10 luoghi imperdibili che non ti aspetteresti di vedere nel Lazio, siti spettacolarmente unici.

Silent Walking nel Lazio tra le Big Bench

Sentitevi minuscoli e meravigliatevi sulle 12 Panchine Giganti nel Lazio. Il silent walking è forse il modo migliore, una passeggiata solitaria e silenziosa.

Isola del Liri e dintorni, tra fiaba e horror

Isola del Liri è un gioiello della Ciociaria da visitare almeno una volta nella vita. Ma cosa c’è da vedere nel borgo e dintorni? Scopritelo nel nostro minitour di 3 giorni, tra fiaba e horror. Lo spettacolare centro storico di Isola del Liri nasce nel Medioevo ai...