‘Fusse che fusse la vorta bbona’ è la battuta di ‘Bastiano, il barista di Ceccano’, paese confinante con Castro dei Volsci, quando Nino conquista il pubblico nazionale con la partecipazione a Canzonissima nel 1959 e nella stessa trasmissione si esibisce in uno sketch con l’amico Marcello Mastroianni, originario di Fontana Liri, sempre in Ciociaria.
Nino Manfredi, uno dei più grandi interpreti della commedia all’italiana, nasceva a Castro dei Volsci nel 1921. Il celebre attore e regista è sempre rimasto profondamente legato alla sua terra d’origine, la Ciociaria, e non a caso il suo primo film da regista “Per grazia ricevuta” del 1971, viene girato e ambientato in buona parte a Fontana Liri.
Per ripercorrere le orme dell’attore, a Castro dei Volsci si può visitare la mostra permanente allestita presso il “Centro culturale polifunzionale Nino Manfredi” (Torre dell’Orologio).
Da vedere anche il bassorilievo con l’immagine dell’indimenticabile attore realizzata dall’artista Umberto Cufrini per la ricorrenza dei 100 anni dalla nascita di Nino Manfredi.
La visita di Castro si snoda all’interno dell’abitato, tra viuzze, vicoli a gradinate, portali, archi a ogiva, caratteristiche abitazioni e botteghe medievali che tutte le domeniche vengono rianimate da artigiani locali nell’iniziativa nota come “Le Botteghe della Regina Camilla”.
Di notevole interesse storico è la Chiesa di San Nicola, che conserva tracce di affreschi, alcuni contemporanei alla sua edificazione, quando più che una chiesa era un modesto oratorio. Il nucleo originario della Chiesa è del VI sec. d.C.
Sulla sommità del paese all’interno delle mura castellane troviamo la Chiesa di Santa Oliva. L’edificio di culto è contiguo alla Rocca dove precedentemente sorgeva una Chiesa dedicata a San Pietro.
Castro dei Volsci, per la sua posizione è denominato il Balcone della Ciociaria con un panorama che assorbe tutta la Valle del Sacco e una vista che va dai paesi a sud della provincia romana fino ai confini con la Campania e l’Abruzzo.
Ai piedi della Rocca c’è il Monumento alla Mamma Ciociara eretto in memoria delle donne violentate durante il secondo conflitto mondiale. Per la composizione della scultura ci si ispirò a una donna del paese che protesse le sue figlie fino alla morte.
Di notevole importanza archeologica è il Museo Civico e l’annesso sito in località Casale Madonna del Piano, per ripercorrere la storia del Borgo con testimonianze preistoriche e rinvenimenti di età paleolitica, databili a 700.000 anni fa. Il periodo volsco dal V-IV sec. a.C. è testimoniato dai resti del circuito in opera poligonale di “Monte Nero”, fino alla conquista romana con la presenza di numerosi siti archeologici nel territorio.
Nella visita a Castro dei Volsci non si può fare a meno di assaggiare la tipica cucina ciociara con le fettuccine al sugo o “lakena”, fatte con il mattarello e la rinomata salciccia nei ristoranti che si incontrano nel centro storico.
Inoltre, nei weekend alcune strutture ricettive organizzano corsi di cucina casalinga, degustazioni di formaggi, di olio extra vergine d’oliva e vini, corsi di acquerello e anche trekking in campagna e in montagna.
Castro dei Volsci, una piccola perla nel cuore della Ciociaria, fa parte della rete dei Borghi più belli d’Italia ed è inserita nel perimetro del Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi.
Il borgo può essere base per trascorrere un weekend magari approfittando della gradevole ospitalità delle strutture ricettive e da qui andare alla scoperta delle vicine Grotte, a Pastena, paese caro a Nino Manfredi, o fare speleo turismo alle Grotte di Falvaterra. A poca distanza da Castro dei Volsci, meritano una visita anche le altre città storiche della Ciociaria come Ferentino, Alatri, Anagni, Arpino e, percorrendo 30 minuti in automobile, è possibile raggiungere il mare della Riviera di Ulisse in provincia di Latina.