Il Ministero della Cultura ha proclamato Subiaco capitale italiana del Libro 2025. Una scelta dettata dalla qualità del progetto presentato e dal profondo legame che la cittadina di Subiaco conserva da sempre con il libro grazie alla presenza nei monasteri benedettini della prima tipografia italiana. Proprio a Subiaco, all’interno del monastero di Santa Scolastica, nel 1465 Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz portarono la stampa a caratteri mobili, trasformando il piccolo borgo nella culla del libro stampato.
Tante le iniziative previste dal progetto che saranno sviluppate nel corso del 2025 per far scoprire il patrimonio bibliotecario sublacense e lo sviluppo della lettura. Tra queste la riproduzione del ‘Libro perduto’, ovvero il primo volume stampato a Subiaco, il ‘Donatus pro puerulis’ del 1464, una grammatica latina ad uso dei più piccoli di cui non esiste più copia. Attraverso le più recenti tecnologie e prendendo a riferimento la tipologia dei caratteri degli altri volumi stampati nella stessa sede con i medesimi strumenti, sarà realizzato un fac-simile del libro.
E, ancora, previsti spettacoli teatrali spirati a testi letterari, mostre multimediali sul percorso storico del libro, il restauro in chiave innovativa del museo della stampa nel Borgo dei Cartai, pubblicazioni dedicate alle persone disabili, eventi in piazza, tra cui libri “parlati” e workshop per scuole e famiglie, per avvicinare le nuove generazioni alla cultura del libro.