Selci sorge tra i secoli X e XII e fa parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio. Il toponimo è dovuto alla strada romana lastricata in selce nera che lo attraversava.

Selci si è sviluppato su un colle in seguito alle invasioni barbariche e al fenomeno dell’incastellamento. Mura fortificate lo proteggevano dagli attacchi esterni e, ancora oggi, un massiccio torrione a pianta quadrata sovrasta il paese. L’arco di Porta Urbana, Rocca Castri, un tempo dotato di un imponente portone, impediva l’accesso a chiunque si avvicinasse dopo il tramonto.

Selci, street art di Gomez

Selci, street art di Gomez

Qui, nel cuore della Sabina, il piccolo borgo di mille abitanti si è unito all’arte urbana, forma espressiva per eccellenza della creatività contemporanea. Artisti nostrani e di fama internazionale hanno riqualificato Selci grazie al progetto “PUBBLICA, Residenza d’arte” a cura dell’associazione Kill the Pig sotto il Patrocinio del MIBACT. Street artist come Fio Silva, Diamond e Gomez si sono dati appuntamento a Selci per ridipingere i muri della cittadina.

Il percorso artistico si snoda intorno alla via principale del paese. Partendo da via Roma è possibile ammirare sulla facciata di un palazzo l’opera firmata da Luis Gomez de Teran, la gigantografia di una splendida donna ‘con gli occhi stanchi’, un’immagine femminile che riporta indietro nel tempo, alle grandi dive del cinema del passato.

street art nel parcheggio di Selci

street art nel parcheggio di Selci

Poco distante dalla via principale, in uno dei parcheggi di Selci, l’estro creativo di quattro street artist, Emmeu, Marcy, Diamond e Solo ha dato una seconda vita ad una vecchia cabina elettrica. Si è trasforma nel contenitore di quattro opere d’arte dove l’elemento predominante è ancora una volta il volto femminile. Immagini pop e surreali che mostrano la donna del passato e quella del futuro, il tutto contornato da un altro elemento che non può passare inosservato: il colore.

Santa Maria di Vescovio a Selci

Santa Maria di Vescovio

Per le vie del borgo il tempo sembra essersi fermato, mentre ci si immerge nei vicoli, nelle piazzette e nelle chiese ricche di arte. A 2 chilometri da Selci troviamo il Santuario di Vescovio con la sua bellissima torre campanaria.

Selci si sviluppa su un territorio di 7,76 Kmq con un insieme di agglomerati rurali sparsi sulle colline che prendono il nome dalla caratteristica di ogni luogo, come “Contra” (Contrada), “Rusciano” (Ruscello), “Aurano” (Aurea) collina del grano, “Pantano” terreno fangoso.

Fallone, tipico di Torri in Sabina, Selci, Stimigliano RI

Fallone, tipico di Torri in Sabina, Selci, Stimigliano

Un particolare tipo di “calzone” caratterizza le tavole di alcuni borghi nella Riserva Naturale Nazzano Tevere – Farfa. Si tratta del Fallone”, una delizia tipica di Torri in Sabina, Selci, Forano e Nazzano. Pare che la ricetta sia tramandata oralmente da generazioni. Dal sapore leggermente piccante, è una pizza arrotolata che racchiude bieta, cicoria o zucchine.

Come è nata? Come spesso accade, dal recupero. Durante la panificazione settimanale, si utilizzava la rimanenza della pasta di pane per preparare questa leccornia con i prodotti dell’orto. Il suo segreto? prima di cuocere il fallone nel forno a legna, fate marinare la verdura cruda in aceto, sale e olio della Sabina DOP.

La protagonista indiscussa della tavola di Selci è la porchetta selciana. Questo prodotto tipico è il risultato dell’esperienza tramandata di generazione in generazione. La sua particolare aromatizzazione e la speciale cottura le conferiscono una fragranza unica. A metà agosto, si svolge da quasi 70 anni la Tradizionale Sagra Della Porchetta, tra stand gastronomici con i piatti tipici della tradizione e street food, musica live, balli e animazione. L’ultimo giorno, in località S. Eleuterio si tiene la Fiera delle Merci.

 

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INFO UTILI
distanza da Roma 64 km
da non perdere Santuario di Vescovio
sito web Comune di Selci

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