Portare l’arte nella periferia di Roma attraverso opere murarie che mettano in luce tematiche sociali e problematiche culturali. Veri e propri interventi artistici che attirano sempre più visitatori curiosi ed esperti di settore, restituendo al contempo dignità a luoghi abbandonati e mirando a sensibilizzare il senso civico e il rispetto dei luoghi comuni e condivisi.
Il progetto “R/ESISTENZA – Street Art Gallery” mira a valorizzare e riqualificare Antrodoco, comune laziale in provincia di Rieti che ha vinto il bando “Lazio Street Art”, messo in campo dalla Regione Lazio per restituire dignità e miglioraare in chiave culturale i luoghi e i beni del Comune del Lazio.
Qui i tanti street artist coinvolti, tra cui Lucamaleonte, Neve e Alessandra Carloni, hanno dato voce ad un’idea o ad un messaggio, cambiando volto ad Antrodoco grazie alla forte impronta comunicativa e artistica della street art, potente strumento di rigenerazione urbana. Risultato di una cultura underground e trait d’union tra l’artista e la città, l’arte urbana diventa così un forte mezzo comunicativo che restituisce a luoghi apparentemente periferici e marginali una loro dignità, facendo rivivere e raccontare storie, le loro.
Messaggi potenti ed evocativi hanno colorato Antrodoco, al centro d’Italia e delle Valli reatine, paesino incastonato fra il fiume Velino e i monti. Visitare la cittadina è tutta una meraviglia. Partiamo dal sottopassaggio che introduce alla città: qui Alessandra Carloni ha realizzato “L’energia del sogno”, un’opera che racconta di un mondo alternativo a quello reale. Non una realtà visionaria, ma traslata attraverso simbologie che riportano alla dimensione surreale dei sogni e delle fiabe. Un racconto con più interpretazioni e lo spettatore ne è il protagonista. Cifra stilistica dell’artista è proprio la magia dell’immaginazione, che darà a questo spazio una nuova anima, partecipando anche al recupero materiale di un’area non valorizzata. Il racconto che si viene a creare parla di Antrodoco e della valle intorno e, insieme, del potenziale creativo di una comunità che sogna, e realizza, un futuro di cui è protagonista.
Saper leggere la realtà e trasformarla attraverso il proprio sguardo, in maniera originale, offrendo punti di vista differenti è la chiave della poetica di Lucamaleonte. Con una passione per la botanica e il bestiario, Lucamaleonte cattura l’anima del luogo più legata alla Natura e la mette in connessione con un linguaggio urbano e dirompente come quello della street art, che così rispecchia lo spirito stesso del luogo: un connubio di tradizioni legate al territorio e la modernità delle iniziative che hanno negli ultimi anni dato uno slancio di ripresa a queste terre duramente colpite dai sismi del 2016, perfettamente racchiuse nella scelta del posizionamento dell’opera nell’arco di ingresso al Municipio, sede che raccoglie le istanze della popolazione con un occhio al passato e uno al futuro.
Arriviamo all’ostello cittadino “Il Castagno”, sulla cui parete è stata realizzata “La terza Sinfonia” dell’artista Neve. Ragazzi under 30 con fantasia, passione e tanto lavoro hanno ristrutturato una vecchia sede della Forestale salvandola dall’abbandono, colorando pareti, arredando gli ambienti con mobili scovati nelle soffitte delle nonne e con piccoli dettagli di design, rendendola cuore pulsante di mille attività per i giovani dei dintorni. E offrendo ospitalità.
L’opera qui realizzata si ispira al Terzo movimento della Terza Sinfonia del compositore tedesco Joachim Raff, dove descrive le Driadi mentre danzano. Attraverso una raffigurazione realistica di queste ninfe degli alberi, l’artista esalta la Natura del luogo nel suo incanto. Come queste ninfe per gli alberi, così anche l’opera incarna la forza e il rigoglio culturale per il territorio, ed è simbolicamente affiancata all’ostello “Il Castagno”, come a voler sottolineare la connessione con la Natura anche nella toponimia delle iniziative del luogo in un gioco di rimandi e rispecchiamenti metaforici, che danno continuità tra l’opera e la sua cornice.