Da sede della prestigiosa Accademia Nazionale dei Lincei alla peste, fino al passaggio nel 1849 di Giuseppe Garibaldi e della sua Anita, la storia di San Polo dei Cavalieri ha il suo fascino, ed è per questo che va visitata.
San Polo dei Cavalieri fa parte dell’itinerario enogastronomico Strada dell’olio e dei prodotti tipici della Sabina, proprio perché la produzione del suo oro giallo è un’eccellenza del territorio, quindi dall’escursione alla bruschetta il passaggio e breve, a pochi passi da Roma.
Per chi ama dedicarsi a una conoscenza più profonda del borgo, deve iniziare il percorso con il suggestivo castello medievale che caratterizza la piazzetta del paese, si tratta del Castello Orsini-Cesi-Borghese, una struttura restaurata dopo l’acquisizione da parte del Comune nel 1989, che offre una bella visione di come doveva essere nel medioevo il contesto urbano nei piccoli centri che facevano da corona a Roma.
Passeggiando tra le tipiche viuzze del antico borgo, si può visitare la Chiesa parrocchiale intitolata a San Nicola di Bari, costruita tra il XIII e Il XIV sec. L’antica torre del circuito murario fu trasformata in campanile. L’interno è a un sola navata, a destra dell’ingresso principale è dipinto il Battesimo di Gesù, nel paesaggio di fondo dell’affresco è rappresentato il Castrum di San Polo, con le torri di difesa e la cinta muraria originaria. L’affresco è datato sul finire del XVI sec. Il quadro dell’altare maggiore raffigurante S. Nicola è invece del XV sec.
La chiesa più antica di San Polo che ancora oggi mantiene quasi intatte le sue forme originarie è la Chiesa di Santa Lucia, costruita all’interno del Castrum di Sancti Pauli. Come si legge dagli Statuti la chiesa era dotata di campanile già dal 1400. L’interno a croce greca, conserva intatto il magnifico soffitto a capriate lignee.