L’antico borgo medievale di Roviano si trova arroccato su un piccolo colle, a circa 500 metri di altitudine, dominato dal castello Brancaccio.
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Roviano immersa nella Valle dell’Aniene
Costruito nell’anno 1000, il castello fu più volte saccheggiato e distrutto subendo notevoli ampliamenti e rifacimenti per opera di varie famiglie patrizie, dalla famiglia Colonna a quelle nel corso dell’800 di Maffeo Barberini Colonna di Sciarra, di Camillo Massimo e di Marcantonio Brancaccio. L’edificio oggi è il risultato di una sovrapposizione di interventi di cui non è semplice individuare la successione cronologica.
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All’interno del Museo della Civiltà Contadina della Valle dell’Aniene
Attualmente l’edificio ospita il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene e custodisce nell’ex cappella, gli affreschi di epoca rinascimentale dedicati al ciclo “Giuditta e Oloferne”.
Probabilmente il toponimo di Roviano deriva dalla famiglia romana dei Rubri, insediatisi nella zona dopo la sottomissione degli Equi avvenuta nel 304 a.C. A questo popolo italico si devono probabilmente le mura poligonali situate nella zona denominata Leveta.
Di fronte al castello si trova la Chiesa di San Giovanni Battista Decollato. L’edificio dalla facciata in stile barocco, è dedicato al patrono del borgo.
Nel territorio ha sede uno dei più importanti acquedotti risalente al 144-130 a.C. fatto costruire dal Pretore di Roviano Quinto Marcio Re. Sono ancora presenti le tracce della strada Valeria Vetus che si inerpicava attraverso Cineto, Roviano e Riofreddo.
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Porta Scaramuccia a Roviano
Il caratteristico centro storico si sviluppa lungo il colle per linee concentriche intersecate da numerose viuzze ed è chiuso dalla gotica Porta Scaramuccia abbattuta dal comune nel 1878 e ricostruita da Camillo Massimo nel 1880.
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Roviano immersa nella Valle dell’Aniene
Notevoli sono le attività all’aria aperta che si possono fare tra boschi di castagni, querce e faggi, immersi nei colori dei fiori e dello spettacolo della natura che in questi luoghi assume colori e profumi di straordinaria bellezza.
A fine luglio si festeggia la Sagra dei Cuzzi co’ j’ajju, piatto tipico della tradizione Rovianese. Si tratta di una pasta fresca lavorata a mano generalmente preparata con aglio, olio extravergine di oliva, pomodoro, peperoncino e formaggio ovino prodotto dai contadini del posto.