La Riviera di Roma comprende il litorale che si estende da Marina di Palidoro fino a Torre Astura, sentinella meridionale del comune di Nettuno. Lungo i suoi circa 86 chilometri si susseguono, pressoché ininterrotti, arenili bassi e spezzati da due punti emergenti: l’Isola Sacra, alla foce del Tevere, e Capo d’Anzio, più a sud. Alle spalle, oltre alla dominante presenza di Roma, si stendono i paesaggi di Maccarese e i rilievi vulcanici dei monti Albani.
Percorrendo il litorale da nord, dopo Marina di Palidoro e oltrepassata la foce del Tevere, il lido di Ostia è la spiaggia più grande ed organizzata con un lungomare ricco di ristoranti e stabilimenti balneari, tra i quali lo storico Battistini risalente al 1911 ed il Kursaal, progettato dall’architetto Pier Luigi Nervi con il famoso trampolino. Frequentata già nell’Ottocento, è a partire dagli anni ’20 del Novecento che diventa lo sbocco al mare della Capitale e dal 1965, in seguito alla donazione di una parte dell’arenile della tenuta presidenziale di Castel Porziano, la spiaggia più frequentata della Capitale, amata anche da registi, tra i quali Fellini che vi girò alcune scene di Amarcord e de I vitelloni.
La costa prosegue prevalentemente sabbiosa con piccoli centri balneari, quali Torvajanica, Ardea, Lavinio, fino ad Anzio con un porto già noto in età romana ed oggi dotata di ottime attrezzature ricettive, ristoranti, stabilimenti balneari e un porto turistico e sportivo che ospita regate anche invernali e collegamenti con le Isole Pontine.
Chiude la riviera romana il centro balneare di Nettuno, noto per le eleganti ville del primo Novecento e per l’antico borgo dominato dal castello cinquecentesco in parte opera di Antonio Sangallo il Vecchio.