La Riserva naturale dell’Insugherata – Ente regionale Roma Natura è un polmone verde interamente situato nel comune di Roma.
L’area protetta si estende nel settore nord-ovest della capitale, tra la Via Trionfale, la Cassia e Via Cortina d’Ampezzo.
All’interno della Riserva si trovano boschi naturali tipici della macchia mediterranea, popolazioni di animali e piante di grande varietà e di notevole valore naturalistico. Sono state censite più di 630 specie vegetali, più della metà di quelle comprese in tutto il territorio di Roma.
Delle seicento specie presenti, ben 44 risultano esclusive di quest’area. Una, di recente segnalazione, è addirittura assente in tutto il territorio regionale.
La Campagna romana trova in questi luoghi una rappresentazione unica nel suo genere.
Percorrendo la fitta rete di sentieri ci si può perdere per una giornata nella tranquillità di una Roma nascosta e poco nota, che regala emozioni speciali.
Nelle giornate in cui il cielo è limpido, dalla sommità delle colline della Riserva si può abbracciare con lo sguardo un panorama ampissimo.
Andando da nord-ovest a sud-est incontriamo i Monti Sabatini, i Castelli romani, i rilievi del Monte Soratte, il gruppo del Terminillo, i Monti Lucretili, il Velino, i Monti Simbruini.
Lungo le linee di confine troviamo anche interessanti emergenze storico-archeologiche, quali resti di ville e sepolcri romani.
Circa 700 ettari di natura incontaminata nelle vicinanze di uno dei territori più urbanizzati d’Italia!
I versanti più riparati della Riserva ospitano boschi con esemplari di alberi di estrema bellezza. Incontriamo passeggiando foreste di farnia, carpino bianco e castagno. Molti anche gli esemplari di nocciolo e di cerro, che rendono questo ambiente unico nel panorama romano. Questi boschi costituiscono l’habitat naturale per molte specie di faggete, che rappresentano anche in questo caso una rarità per il territorio.
Il sottobosco esplode poi in un tripudio di colori. Il latte di gallina a fiori gialli, il bucaneve, lo zafferano odoroso e la pervinca minore creano un pavimento che accarezza dolcemente il profilo delle colline.
Arrivando nelle zone più assolate si incontra finalmente la sughera, che da tempo immemore dà nome all’area. La Quercus suber o sughera trova qui il suo ambiente a causa del surriscaldamento ambientale che caratterizza i grandi centri urbani. L’altro motivo per cui la zona è popolata da questi esemplari è la forte economia agropastorale che ha caratterizzato l’area per diverso tempo. Per aprire nuovi pascoli veniva infatti praticato l’utilizzo del fuoco, che la sughera tollera molto bene.
All’interno della riserva non mancano ampi appezzamenti di terreno in cui il suolo è più umido. Qui, lungo i fossi, trova riparo il salice e il pioppo.
Nelle valli principali della riserva, la Valle dell’Insugherata e la Valle della Rimessola si trovano le aree acquitrinose perenni.
Ondeggiano al vento la tifa, chiamata volgarmente giunco e la cannuccia di palude, con le loro vistose infiorescenze. Macchie di colore sono offerte anche dal garofanino d’acqua e dalla salcerella comune, che con il suo viola intenso ricorda la lavanda.
Anche la fauna presenta un’enorme biodiversità. Tra i mammiferi incontriamo la volpe, il tasso, il cinghiale. Tuttavia, visti gli ambienti naturali della Riserva, la maggiore ricchezza di specie è rappresentata dall’avifauna. Nel silenzio della notte è facile ascoltare il richiamo del barbagianni, dell’assiolo, della civetta, dell’allocco. Durante il giorno, adagiati su qualche ramo o liberi in volo possiamo osservare il picchio verde, l’upupa, il gruccione dai colori sgargianti, mentre ascoltiamo l’inconfondibile ‘cucu’ del cuculo. Un’orchestra di suoni soavi ci avvolge con una melodia dalle tante bellissime variazioni.
Tra gli anfibi troviamo, a parte il rospo e la raganella, anche specie rare come la salamandrina dagli occhiali.
Un’oasi verde l’Insugherata con ricchezza e specificità naturali che non ci si aspetta all’interno di Roma e che merita assolutamente una visita e una passeggiata.