C’è un filo arancione che unisce 25 Comuni della regione. È quello del Touring Club Italiano che ogni anno assegna il riconoscimento di Bandiera Arancione a tutte quelle località che si contraddistinguono per l’eccellenza dell’offerta turistica e la qualità dello sviluppo del territorio.
Se siete alla ricerca di un luogo per concedervi qualche giorno di relax, non vi resta che leggere i nostri consigli per un’esperienza davvero indimenticabile. Dalla Tuscia al reatino passando per la Ciociaria fino alla provincia di Latina, ogni luogo che il nostro viaggio toccherà avrà qualcosa di particolare, di unico.
Partiamo dal viterbese che con le sue 7 bandiere arancioni è la provincia che ha ottenuto il maggior numero di riconoscimenti.
Caprarola, conosciuta per l’incantevole palazzo Farnese con i suoi affreschi. Per la realizzazione delle opere al suo interno lavorarono nel palazzo i più importanti artisti dell’epoca; visitare questo luogo vi farà tornare indietro nel tempo, nel lontano 1500!
Da Caprarola ci spostiamo a Bomarzo per una sosta da brividi nel celebre Parco dei Mostri, fonte di ispirazione di artisti fra cui il famoso Salvador Dalì. Prima di visitare la Villa delle Meraviglie, vogliamo soffermarci nel borgo per ammirarne il fascino e la bellezza degli edifici costruiti con il peperino, la tipica pietra locale e assaggiare il dolce tipico del borgo: il biscotto di Sant’Anselmo!
Ci dirigiamo verso la via Francigena del Nord fino ad arrivare a Bolsena, la città del miracolo eucaristico, affacciata sulle rive dell’omonimo lago, il più grande d’Europa di origine vulcanica. Passeggiare per il suo centro storico sarà coinvolgente, rimarrete senza parole nell’osservare i luoghi simbolo di questo comune come Palazzo Cozza Crispo (oggi Del Drago) e la Fontana di San Rocco. Se siete amanti delle attività all’aria aperta il lago di Bolsena e il lungolago sono l’ideale per lo sport: vela, pesca sportiva, immersioni, trekking, mountain bike e passeggiate a cavallo.
Ecco quindi a Calcata, una meraviglia arroccata su uno sperone tufaceo nel Parco Naturale Regionale Valle del Treja. Calcata è tra i più suggestivi abitati in Italia ‘naturalmente’ fortificati, con le stradine tortuose, vietate alle automobili, spesso affacciate sugli incredibili panorami che le forre di tufo, rossastre, regalano.
Quanti di voi sanno dove fu girato il film L’armata Brancaleone di Mario Monicelli? Ve lo diciamo noi, a Vitorchiano, la quinta bandiera arancione della Tuscia. Un luogo davvero magico con le sue piazzette, i vicoli, i palazzi caratterizzati dalle scale esterne, i balconi e gli archi tutti di pietra scura, grigia, il peperino. Pochi sapranno che a Vitorchiano si trova l’unico Moai – le sculture dell’Isola di Pasqua – esistente al di fuori dell’Isola, assolutamente da non perdere!
Ci spostiamo ora a Tuscania, uno dei primi centri che aderì al Cristianesimo, diventando una delle sedi vescovili italiane. Origini antichissime per un luogo tutto da scoprire! Vi consigliamo di visitare la Chiesa di San Pietro e la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Tra i suoi musei più importanti sono da segnalare il Museo archeologico e le Necropoli Etrusche e Romane.
L’ultimo comune della Tuscia che andremo a conoscere è Sutri con le sue antichissime origini risalenti all’età del bronzo. Le testimonianze di un passato importante sono molte e affascinanti; dall’anfiteatro romano completamente scavato nel tufo alla necropoli etrusca; dalle antiche mura etrusche a quelle medioevali. Insomma, un vero e proprio viaggio indietro nel tempo.
Dalla Tuscia il nostro viaggio alla scoperta delle bandiere arancioni del Touring Club Italiano continua in Ciociaria, partendo da San Donato Val di Comino. Un labirinto di pietra caratterizzato da tortuose stradine, vicoli, piazzette, in un perfetto disegno medievale che aveva scopi difensivi anche nei confronti del clima. Sono diversi i luoghi che meritano di essere visitati: storia, tradizioni ed enogastronomia, un mix vincente per San Donato Val di Comino.
Giungiamo ad Arpino, la città di Cicerone e ci rechiamo nel borgo fortificato della Civita Vecchia – dominato dall’Acropoli – nella quale si può ammirare una straordinaria porta ogivale con arco a sesto acuto e l’originale cinta muraria formata da blocchi di pietra ciclopiche definite, vista la loro forma geometrica, Mura Poligonali. Il vasto territorio arpinate ha dato i natali a uomini illustri quali Marco Tullio Cicerone, Caio Mario, Vispanio Agrippa e il pittore Giuseppe Cesari, il Cavalier d’Arpino.
Attraversando faggi, castagneti e boschi di querce arriviamo a Picinisco, a 725 metri di altitudine, in posizione dominante sulla Valle di Comino. Una passeggiata tra i vicoli e i palazzi del centro storico con le signorili facciate e i grandi portali di pietra conduce in piazza Fucina con la sua splendida meridiana. E ancora, in piazza Ernesto Capocci c’è il Palazzo degli Orologi e la chiesa di San Rocco, edificata nel 1500. Da non perdere una visita a Casa Lawrence dove il noto scrittore inglese D.H.Lawrence vi soggiornò nel 1919.
Salutato Picinisco ci dirigiamo verso Collepardo che si inserisce nello splendido scenario dei monti Ernici, punteggiato di antiche abbazie, abissi carsici e grotte. Queste ultime sono di grande interesse naturalistico e meta di moltissimi appassionati e semplici turisti; parliamo delle Grotte di Collepardo, o “dei Bambocci”, per via delle singolari figure formate da stalattiti e stalagmiti e la grande voragine detta Pozzo d’Antullo. Ne avete mai sentito parlare?
Parlando di Collepardo è d’obbligo menzionare la Certosa di Trisulti, un suggestivo complesso monastico del XIII secolo rimaneggiato in età barocca, monumento nazionale dal 1873.
Dal 2024 sventola la Bandiera Arancione anche sui Comuni ciociari di Atina, Castro dei Volsci e Trevi nel Lazio.
Atina è un piccolo borgo dal luminoso passato. Tra i suoi gioielli architettonici, le antichissime mura poligonali del IV – V sec. a.C., il Palazzo Ducale e la settecentesca cattedrale di Santa Maria Assunta. Molto viva soprattutto d’estate quando le sue piazze si fanno teatro del festival Atina Jazz e del Festival del Folklore.
Detto anche il Balcone della Ciociaria, Castro dei Volsci offre una grande varietà di esperienze a qualsiasi tipo di viaggiatore. Gli amanti della storia possono passeggiare tra le stradine alla scoperta di testimonianze di epoche antiche, persino di misteriosi simboli attribuiti ai cavalieri templari.
A Trevi nel Lazio, sull’alta valle dell’Aniene, ci troviamo lungo il Cammino di San Benedetto. Il borgo, abitato dagli antichi Equi, è circondato da una natura straordinaria. Tra alte pareti rocciose, vera delizia per gli appassionati di free climbing, e boschi carichi di fragoline, mirtilli, lamponi e funghi, si può raggiungere la bella Cascata di Trevi a Comunacque, spumeggiante nel verde dei monti Simbruini.
Il lungo filo arancione che collega i borghi della nostra regione ci porta ora nel cuore d’Italia, in provincia di Rieti, dove troviamo ben tre comuni; Labro, Leonessa e Casperia. Tre luoghi da visitare, scoprire e conoscere da vicino.
Labro, con la sua forma a ventaglio è il borgo affacciato sul lago di Piediluco e con alle spalle la catena del Terminillo. La zona è rinomata per il tartufo, con il quale si possono gustare deliziosi piatti, in particolare fettuccine, gnocchi e lasagne. Che dire, non vi resta che provare.
Leonessa, la città di san Giuseppe, vi delizierà per la bellezza del caratteristico borgo medievale – sapientemente ristrutturato nel 1500 – posto a 1000 metri sul livello del mare. Il Palio del Velluto e la Sagra della Patata sono i due eventi più importanti del comune che ogni anno richiamano un gran numero di turisti provenienti da tutta la regione e non solo.
Casperia è il borgo della Sabina dalla tipica forma a cipolla, dove il Medioevo ha lasciato un’ampia impronta ancora riconoscibile nella Porta di S. Maria detta anche Porta Reatina da dove si può ammirare l’orologio che segna l’ora canonica medievale. Torrioni, camminamenti, rivellini, feritoie, casematte, stradine ben conservate che si inerpicano fino alla piazza del belvedere sulla Sabina, sono i testimoni della storia dell’antica Aspra, diventata Casperia solo nel 1947.
Lasciamo la provincia di Rieti, il nostro viaggio continua in provincia di Roma, dove ci aspettano Trevignano Romano, Nemi e Subiaco. Pronti? Andiamo…
La prima tappa è in direzione del lago di Bracciano per visitare Trevignano Romano, situato nella cosiddetta Tuscia Romana. Un centro ideale per gite nel Parco Naturale Regionale di Bracciano – Martignano. Oltre al piccolo e delizioso borgo medievale, Trevignano Romano offre anche un bel lungolago alberato, esteso per circa 3 km, con molte strutture per la ristorazione e piacevoli scorci sul Lago.
Dal lago di Bracciano a quello di Nemi per ammirare il paese delle fragoline, nel Parco dei Castelli Romani. Il paese si specchia nelle acque del lago in una cornice paesaggistica invidiabile e nel centro storico le botteghe artigiane mantengono vive le tradizioni, come il tombolo, antica arte che le sarte di Nemi continuano ad insegnare.
Si va ora alla volta di Subiaco, tra il verde intenso dei boschi, l’imponenza della roccia e i numerosi specchi d’acqua nel cuore del Parco Naturale dei Monti Simbruini. Il borgo è la culla del monachesimo benedettino. Qui, infatti, San Benedetto, Patrono d’Europa, visse da eremita per tre anni nel Sacro Speco. Il Monastero fu eretto molto più tardi per custodire la piccola caverna. Altro Monastero visitabile è quello di Santa Scolastica con la sua biblioteca d’eccezione, già monumento nazionale. Imperdibile una passeggiata nel centro storico di Subiaco per visitare la Chiesa e il Convento di San Francesco.
Dalla provincia di Roma a quella di Latina percorrendo la via Pontina andiamo a visitare gli incantevoli borghi di Fossanova, Bassiano, Campodimele, Sermoneta e Prossedi.
Partiamo da Fossanova dove spicca l’incantevole Abbazia, uno degli esempi più belli dell’architettura cistercense, la più bella del Lazio e forse la più bella d’Italia. Chiesa, convento, infermeria, stalla, ospizio per i pellegrini: ambienti dalla geometria perfetta, tutti costruiti con il solo aiuto degli scalpellini del luogo da un unico monaco che veniva direttamente dalla Francia.
Saliamo in macchina, con poco meno di mezz’ora arriveremo a Bassiano conosciuto per l’ottimo prosciutto crudo aromatizzato da una salsa ottenuta con aglio, pepe e vino bianco e caratterizzato da una lunga stagionatura. Il comune è caratterizzato da maestose mura fortificate, costruite dai Caetani, con nove torri e tre porte che definiscono la struttura a spirale del paese e mantengono l’aspetto originale dell’antico borgo.
Dopo un bel panino col prosciutto, ci dirigiamo verso la penultima bandiera arancione del nostro tour: Campodimele. Una piccola gemma nel Parco dei monti Aurunci, arroccata e con una struttura architettonica circolare e compatta tipica dei borghi medievali. Il comune è un delizioso affaccio sul Golfo di Gaeta. Da non perdere l’antichissimo Convento di Sant’Onofrio, costruito nel secolo XI dai monaci Benedettini.
Ed eccoci arrivati a Sermoneta, caratteristico borgo medievale che si adagia sui monti Lepini, il più integro e probabilmente il più suggestivo tra i borghi della zona. Il castello Caetani è sicuramente l’emblema di Sermoneta, ma non è il solo. A breve distanza dal paese troviamo la splendida Abbazia di Valvisciolo, uno dei primissimi esempi di gotico-cistercense d’Italia.
Ultimo dei borghi pontini a guadagnare il prestigioso vessillo arancione è Prossedi, situato su una collina dei Monti Lepini. Ricco di monumenti e architetture di pregio, la piccola cittadina è godibile con passeggiate romantiche tra le tipiche abitazioni in pietra molto accostate una all’altra e le viuzze che si inerpicano verso l’apice affacciato sulla valle.
Il Lazio è un mix di colori… In questo caso quello che domina è l’arancione nelle sue 25 perle:
Arpino (FR), Atina (FR), Bassiano (LT), Bolsena (VT), Bomarzo (VT), Calcata (VT), Campodimele (LT), Caprarola (VT), Casperia (RI), Castro dei Volsci (FR), Collepardo (FR), Fossanova (frazione del comune di Priverno – LT), Labro (RI), Leonessa (RI), Nemi (RM), Picinisco (FR), Prossedi (LT), San Donato Val di Comino (FR), Sermoneta (LT), Subiaco (RM), Sutri (VT),Trevi nel Lazio (FR), Trevignano Romano (RM), Tuscania (VT), Vitorchiano (VT).