Con i suoi eventi tradizionali, le processioni storiche, le giornate in famiglia, le passioni di Cristo e le antiche liturgie, finalmente è arrivata la settimana di Pasqua.
Ogni borgo ha la sua usanza che racconta la storia millenaria di una comunità ma quest’anno la Pasqua sarà una ricorrenza ancor più particolare: Roma festeggia Natale con la Pasqua!

Il Natale di Roma al Circo Massimo

Il 21 aprile è il giorno in cui la Capitale spegnerà 2.773 candeline con 4 giorni di eventi, dedicati al periodo da Nerone a Vespasiano, dal 19 al 22 aprile al Circo Massimo. Musiche di cetre e flauti, parate di centurioni, show di gladiatori, letture e mostre storiche, una partita di antico calcio romano, l’elezione della Dea Roma e la spettacolare simulazione della presa di Masada con l’artiglieria romana in azione.

Come ogni Venerdì Santo, nel pomeriggio papa Francesco, presiede in San Pietro l’adorazione della Croce e la celebrazione della passione, per trasferirsi poi al Colosseo, da dove alle 21.15 inizia la Via Crucis.
Dal Colosseo al Palatino il pontefice compie in pellegrinaggio i due chilometri che ripropongono il cammino doloroso di Gesù da Gerusalemme alla collina del Golgota, più nota come Calvario, dove fu crocifisso.

La Via Crucis di Papa Francesco

 

Ma Pasqua non è sinonimo solo di Roma: nella settimana santa in tutto il Lazio si susseguiranno eventi straordinari.

A Civitavecchia, nella settimana che precede la Pasqua vengono allestiti i “Sepolcri” in ogni chiesa cittadina. Il Venerdì Santo avviene la caratteristica processione degli incappucciati che prevede oltre alle statue raffiguranti le stazioni della passione di Cristo, la penitenza di tantissimi uomini e donne che sfilano con saio bianco e cappuccio, catene ai piedi e croce di legno sulla spalla, per espiare una colpa o chiedere una grazia.

Ad Ariccia, l’appuntamento è per venerdì 19 aprile alle ore 20:30, con partenza dal Santuario di Galloro. Per permettere a tutti i partecipanti di assistere al meglio e con una visuale migliore il percorso che parte dal Santuario “Madonna di Galloro” si snoderà sull’Appia, strada molto più ampia e ben illuminata, fino alla piazza di Ariccia, dove il complesso Berniniano farà da splendida cornice per mettere in scena la Crocifissione di Gesù.

A Bracciano, il Venerdì Santo 19 aprile, dalle ore 21,30, le strade del centro storico saranno animate dal consueto evento di Pasqua: “La Passione di Cristo”. Come da tradizione la rievocazione sacra, organizzata dal Rione Monti, vede protagonisti circa 150figuranti coadiuvati da una squadra tecnica di 50 persone.
Si assisterà a diversi momenti della Passione di Cristo: le esortazioni di Giovanni Battista e la crudele pavidità di Erode, la predicazione ed i miracoli di Gesù, il giudizio del Sinedrio e la condanna di Ponzio Pilato in una rappresentazione carica di emozione, la salita al Calvario attraverso le vie del paese fino al Castello Odescalchi, dove in una splendida fusione di musica e giochi di luci ha luogo la Crocifissione.

Ad Alatri, nel centro storico la sera del Venerdì Santo si svolge la rappresentazione della Passione Vivente. La Rievocazione di Alatri, che ha superato i 180 anni di vita, si snoda tra le vie della città antica con una lunga processione.

La Passione di Cristo ad Alatri

Ad Atina, domenica 21 aprile alle ore 20.30 appuntamento con la rievocazione storica itinerante della “Passio Christi” con la straordinaria partecipazione di Maria Grazia Cucinotta che interpretera Maria.

A Torrice, sabato 20 aprile alle ore 20:30 nel centro storico c’è “Fides e Passio” la Passione di Cristo. Verranno ripercorsi gli ultimi momenti della vita di Gesù, dall’ultima cena all’orto degli Ulivi, l’arresto e la condanna a morte. La decisione di Ponzio Pilato di affidare la scelta alla folla, la flagellazione e, infine, la crocifissione.

A Pofi, venerdì 19 aprile in Piazza Vittorio Emanuele ci sarà la rievocazione storica de “La Passione di Cristo” giunta alla 97ª edizione. Fede e tradizione, come ormai ogni anno a partire dal lontano 1922, nella serata del Venerdì Santo trasformeranno Pofi in una piccola Gerusalemme.

A Castrocielo, venerdì 19 aprile appuntamento con la 41ª edizione della tradizionale e suggestiva “Passione Vivente”.

A Boville Ernica, da venerdì 19 a lunedì 22 aprile si svolge la sedicesima edizione di Pasqua con Giotto che vedrà anche la consegna del Premio Giotto edizione 2019. Tra le tante sorprese è prevista l’apertura straordinaria del Monastero Benedettino di Clausura San Giovanni Battista (il 21 solo il pomeriggio, il 22 mattina e pomeriggio). Fra le opere d’arte non si può non menzionare sin da ora il Mosaico dell’Angelo di Giotto, visitabile nella Chiesa di San Pietro Ispano, che rappresenta l’unica opera musiva dell’artista rimasta integra e che dà il nome alla manifestazione.

Processione di Pasqua degli Incappucciati a Priverno

Processione di Pasqua degli Incappucciati a Priverno

A Priverno, la processione del Venerdì Santo si perde tra i vicoli del centro storico e attraverso “macchine e canti” rappresenta i misteri dolorosi. I canti, dopo qualche anno di “ammodernamento”, sono ritornati ad essere quelli della tradizione ottocentesca. Prima della macchina del calvario sfilano i “sacconi”, penitenti incappucciati e scalzi uniti da una catena legata ai piedi, caricati sulle spalle da una croce. Uno spettacolo avvincente. Da non perdere in occasione della Pasqua una visita all’Abbazia di Fossanova. Con il suo chiostro che evoca passaggi di secoli trascorsi nella preghiera e legati alla figura di San Tommaso d’Aquino, si staglia, fiera e maestosa, nel piccolo borgo che racchiude anche il Museo Medievale. La storia nella storia… da non perdere!

A Gaeta, nella suggestiva area degli Spaltoni a Monte Orlando, in una cornice naturale di grandissimo effetto, le varie stazioni della Via Crucis saranno drammatizzate a cura dell’Associazione Culturale Antares Gaeta, coadiuvata dall’Associazione Sogni e Spade, con il patrocinio del Comune, dell’Arcidiocesi di Gaeta e della Regione Lazio.

A Rieti, la Pasqua vede la Sabina in fermento per i tradizionali riti religiosi e devozionali per quella che è la madre di tutte le ricorrenze della cristianità: la passione, morte e resurrezione di Cristo.
Una sorta di personale via crucis che va dal momento della nascita di Gesù, fino al dramma della Passione, e a cui segue la gloria della Risurrezione: l’ultima opera mostra Gesù che immerso nella luce torna verso il padre. Una interessante proposta che attraverso la Quaresima porta al triduo della Passione e alla gioia della Pasqua.

Contigliano ospita una delle processioni del Venerdì Santo più sentite: confraternite, penitenti incappucciati, donne vestite di nero alla maniera spagnola e tutti gli attori storici della passione sfilano per raggiungere il luogo della crocifissione nel centro antico.

Un corteo lento e composto è quello che sfilerà tra le antiche vie di Viterbo la sera del Venerdì Santo per raggiungere, di lì a poco, il culmine delle solennità in Piazza del Duomo.
Alle ore 21.30 dalla chiesa di Santa Maria Nuova partirà l’imponente Processione del Cristo Morto presieduta da S. E. Mons. Lino Fumagalli, con la statua della Madonna addolorata e del Cristo morto. È un momento di intensa commozione e di penitenza per i fedeli riuniti in strada ma anche un toccante e suggestivo spettacolo capace di coinvolgere giovani e meno giovani.
Con l’arrivo della folla in Cattedrale, verrà rappresentata, sotto il Palazzo dei Papi, la scena della Crocifissione con oltre cento comparse in abiti fedelmente ricostruiti e con le voci, narranti i brani del Vangelo, di Stefano Nazzaro, Paolo Manganiello e Chiara Palumbo.
Termina la drammatica rappresentazione la deposizione di Cristo su un baldacchino, tra le braccia concitate di una Maria sofferente e tormentata.

A Bagnoregio, la Processione del Venerdì Santo è una tradizione lunga 400 anni. Quest’anno l’evento si svolge il 19 aprile 2019 alle ore 21,30. Oltre 350 personaggi in costume d’epoca, una serie di quadri raffiguranti le immagini degli ultimi giorni della vita di Gesù, le varie Confraternite, la bara con il Crocefisso di Civita, la rappresentazione della flagellazione, centinaia di fiaccole e lanterne accese lungo tutto il percorso cittadino, un audio straordinario ed una sofisticata illuminazione rendono molto suggestivo il corteo che sfila in un silenzio irreale, rotto soltanto dagli squilli di tromba e tamburi.

Passione di Cristo a Orte (foto di Antonello De Rosa)

La tradizione ad Orte è una delle più antiche d’Italia, se non la più antica. Durante la processione del Venerdì Santo i gruppi delle confraternite sfilano di sera recando croci e simboli della Passione, seguiti da penitenti scalzi che portano catene alle caviglie. Seguono la bara con il Cristo morto con le piangenti, le Marie nerovestite, e la statua dell’Addolorata. Al termine, i confratelli distribuiscono tantissimi fiori, che vengono conservati dai fedeli.

A Monte Romano nel giorno di Giovedì Santo si svolge la Rievocazione della Passione di Cristo. La Parrocchia Santo Spirito, in collaborazione con l’Associazione Pro Loco Monte Romano e il Gruppo Rappresentazione della Passione di Cristo, organizza il 18 aprile alle ore 21,30, la storica “Rappresentazione della Passione di Cristo per le vie del paese”.

A Carbognano, per il sesto anno consecutivo, in occasione delle celebrazioni della settimana santa, si svolge la Rievocazione storica della Passione di Cristo. Migliaia di fiaccole e lumini, centinaia di figuranti, gruppi di rievocazione storica, animali, scenografie, ricostruzioni, amplificazione e luci, sono questi gli elementi che combinati assieme contribuiscono a dare quel tono suggestivo e un carattere di unicità alla manifestazione Carbognanese che non ha eguali nella Tuscia.
La Rievocazione 2019 ha luogo il Giovedì Santo anziché il venerdì, questo consentirà agli spettatori di godere appieno della manifestazione, che potrà essere prolungata senza togliere spazio alle tradizionali celebrazioni religiose del Venerdì Santo. Appuntamento alle ore 21:00 in piazza San Filippo.

 

 

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