Sul Colle Rosso, una piccola altura dei Monti Lepini che affaccia sulla valle dell’Amaseno, ecco Priverno. Il nucleo storico medievale, disposto a corona intorno al fulcro del colle, è racchiuso all’interno della cinta muraria dove si accedeva attraverso sette porte.
Nella centrale Piazza Giovanni XXIII sono custoditi i due simboli storici del borgo, il Palazzo Comunale e la Cattedrale di S. Maria Annunziata. Qui è custodito quello che é ritenuto essere il teschio di San Tommaso d’Aquino, morto nella vicina Abbazia di Fossanova. Altre opere monumentali di pregio sono Palazzo Antonelli, Palazzo Zaccaleoni, la Fontana dei Delfini e, a valle nell’omonimo parco, il Castello di S. Martino.
Tra gli edifici religiosi, potrete visitare le chiese di S. Antonio Abate, di S. Benedetto, l’ex complesso monastico di S. Chiara e l’ex Palazzo Vescovile, che ospita il nuovo Museo Archeologico di Priverno che ripercorre le tappe della vita dell’antica Privernum, i cui resti sono visitabili nell’area archeologica di Mezzagosto.
A pochi chilometri da Priverno, sorge Fossanova, nato come piccolissimo borgo nella campagna paludosa alla fine del 1100. Era una fabbrica che sfruttava l’acqua del fiume Amaseno per lavorare i metalli. Nel borgo si tiene un evento imperdibile, la Festa Medievale, con ricostruzione di ambienti e scene di vita dell’epoca.
L’Abbazia di Fossanova è il primo esempio di architettura gotico-cistercense in Italia. È la più francese tra le abbazie cistercensi. Chiesa, convento, infermeria, stalla, ospizio per i pellegrini, gli ambienti sono ben conservati e dalla geometria perfetta. Furono tutti costruiti con il solo aiuto degli scalpellini locali da un unico monaco proveniente dalla Francia. Furono pensati per la vita semplice, la meditazione, il lavoro.
La facciata col suo grande rosone, il fondale bianchissimo col tiburio ottagonale contro il cielo, a sinistra la casa dell’abate rossa, a destra i resti romani. All’interno l’esperienza è mistica tra i giochi di ombre e luci. E poi una fuga di pilastri verso l’abside, la porticina per passare nel chiostro, uno spazio interno-esterno con le colonnine a coppie e capitelli elaboratissimi, la sala capitolare e il refettorio. Sul retro c’è la stanza che ospitò San Tommaso d’Aquino negli ultimi momenti della vita, nel 1274.
La perfetta acustica rende la chiesa ideale per i concerti. Ogni estate il Festival di Musica pontino fa tappa tra le volte gotiche di Fossanova, monumento nazionale dal 1874.
Priverno è rinomata per la produzione di mozzarella e di carne di bufala. Nel 2023 la tipica Falia di Priverno ha ottenuto il Marchio Collettivo Geografico, riconoscimento nazionale riservato ai prodotti locali ricchi di qualità e tradizione. A lei è dedicata ogni anno, nel mese di febbraio, la Sagra “Falia e Broccoletti”.
Il Borgo di Priverno, insieme a Fossanova, ha anche la Certificazione di Bandiera Arancione, prestigioso riconoscimento assegnato dal Touring Club Italiano per la qualità dello sviluppo turistico-ambientale.