A 130 chilometri da Roma, nella provincia di Frosinone, questo piccolo borgo, considerato un’oasi naturalistica tra le più belle e caratteristiche dell’Italia Centrale, prende il nome dal suo lago sottostante.
Infatti, le sorgenti del Lago di Posta Fibreno sono copiose e sono famose per il loro colore azzurro intenso.
Il lago comprende un’isola galleggiante, una piattaforma di circa trenta metri, ricoperta di vegetazione; la fauna è ricca e le acque del lago sono popolate di rettili, anfibi e numerose specie ittiche, tra le quali il famoso “carpione del Fibreno”.
Il territorio fa parte della Riserva Naturale Regionale Lago di Posta Fibreno che offre agli appassionati la possibilità di compiere interessanti escursioni e dove vivono oltre cento specie di uccelli.
I contadini del luogo attraversano il lago con delle barche caratteristiche, dal fondo piatto, usate fin dai tempi dei Sanniti e chiamate naue (nave).
Impossibile non immergersi in pieno relax presso la lussureggiante Riserva Naturale Regionale Lago di Posta Fibreno, con i suoi numerosi sentieri naturalistici. Inoltre, meritano attenzione, la Villa Gallio del periodo romano, il Museo oggetti da lavoro usati dai “contadini-pescatori”.
Immersa nel lago, dal 1977, nella località Codigliane, c’è una croce in acciaio e platino realizzata dallo scomparso scultore Pino Bonavenia, che viene riportata in superficie nel corso di una manifestazione chiamata “Festa del crocifisso e del subacqueo”.
Tra le specialità della tavola troviamo gli antipasti di lago, spaghetti alle trote, frittura di spinarelli, gli gnocchi alla crema di ortiche, i ravioli ripieni di ceci con porcini e zafferano e gli strozzapreti con funghi e tartufo.
Celebre è la tradizionale sagra della ranocchia che, ogni anno, valorizza i piatti tipici, con il pesce protagonista: ottime la trota al forno o fritta, le linguine ai gamberi di fiume e le rane fritte.