Il borgo di Poggio Bustone, aggrappato al ripido versante del monte Rosato, domina la conca reatina ed i sottostanti laghi Lungo e Ripasottile, tra lo spirito francescano, i profumi della locale porchetta e le melodie del celebre Lucio Battisti a cui diede i natali.
In questo paese con la sua tipica struttura medievale passando dalla porta ad argo gotico, con le celebri parole “Buongiorno Buona Gente”, San Francesco salutò gli abitanti nel 1208. Da allora ogni anno, il 4 ottobre, gli abitanti del borgo dall’aspetto medievale si salutano con questa frase e celebrano una festa in onore del Santo. Poco sopra il paese, nel 1235, venne fondato il convento di San Giacomo circondato dai boschi verdeggiati e apre lo sguardo su un panorama che ha del mistico: la splendida Riserva dei laghi Lungo e Ripasottile. Qui il Poverello ebbe la visione che gli confermò il perdono dei peccati giovanili. Da qui partì la missione di pace dei francescani. Un portico con pilastri e colonnine ottagonali conduce al convento e alla vicina chiesa quattrocentesca. Qui si possono ammirare gli affreschi del refettorio e lo speco abitato dal Santo. Salendo poi sul monte Rosato, a 1075 metri, si trovano il romitorio, dimora preferita da San Francesco, una chiesetta del Duecento e una cappella affrescata del Seicento.
Dai Giardini di Marzo al centro storico, la Sagra della Porchetta di Poggio Bustone con i suoi ben noti ingredienti: un’antica ricetta tramandata di generazione in generazione, musica dal vivo e sfilate in costume, diventa l’appuntamento fisso della prima domenica di ottobre. Al centro della festa resterà in ogni caso la porchetta, che a Poggio Bustone, i cui antichi vicoli sono permeati dal suo profumo, viene preparata unendo gli ingredienti di pregevole qualità secondo un meticoloso procedimento: il calore del forno viene distribuito in maniera uniforme, mentre grande attenzione viene data all’equilibrio dei sapori tra pepe macinato, aglio, rosmarino e sale. Una specialità della tradizione gastronomica locale, diventata famosa negli anni, a partire dalla prima volta che fu festeggiata, nel lontano 1950.
In questo grazioso borgo è nato, uno dei più famosi cantautori italiani di sempre, il grande Lucio Battisti; a lui è stato dedicato il parco, con terrazza panoramica, denominato “I Giardini di Marzo” come una sua celebre canzone, e la statua bronzea, opera del famoso scultore Manuel Campus, che immortala Lucio Battisti con la sua amata chitarra.
Lo Sport praticato è legato al volo dei deltaplani e volo a vela che trovano favorevoli correnti ascensionali.