Roma deve moltissimo al grande intellettuale, bolognese di nascita, friulano per formazione e romano d’adozione, che, con grande coraggio, ha interpretato le inquietudini, le frammentazioni e l’atteggiamento verso la vita della generazione post conflitto mondiale dopo il ‘45.
La sua attività di scrittore, estremamente prolifica, inizia con le pubblicazioni su riviste letterarie ma il suo esordio ufficiale è del 1955 (l’anno prima era riuscito a far pubblicare “La meglio gioventù“, una raccolta di poesie con la quale vinse il Premio Giosuè Carducci) quando viene dato alle stampe il suo primo romanzo “Ragazzi di vita“.
La scelta di narrare la realtà romana della prostituzione omosessuale maschile ebbe una carica dirompente nel mondo dell’epoca, causandogli accuse di oscenità, con il conseguente ritiro del romanzo dalle librerie, e un processo penale, dal quale uscirà assolto con formula piena. La vicenda incresciosa non impedì comunque al libro di diventare un bestseller, ma gli precluse l’accesso al Premio Strega, e al Premio Viareggio.
Nel 1957 vinse il Premio Viareggio con “Le ceneri di Gramsci“, la cui prima edizione registra il tutto esaurito in quindici giorni. Nel 1958 è la volta di un nuovo romanzo “Una vita violenta”, al quale Pasolini applica una rigida autocensura resa necessaria soprattutto, a detta dell’editore, per la narrazione di un episodio considerato pericoloso dal punto di vista politico. Come per “Ragazzi di Vita” non ottenne né il Premio Strega né il Premio Viareggio.
Nel maggio del 1961 viene data alle stampe la raccolta “La religione del mio tempo”. Sempre nel 1961 viene pubblicato “Il sogno di una cosa”. La produzione letteraria continua negli anni successivi tra progetti che non avranno seguito e validissime opere come la raccolta di versi “Poesia in forma di rosa” (1964). Nel 1968 viene pubblicato “Teorema” che diventerà poi il soggetto di un suo film.
Altre raccolte di articoli pubblicati su quotidiani (Il Corriere della Sera) ed altri periodici raggiungeranno lo status di opere letterarie vere e proprie ed otterranno un ottimo risultato di critica e pubblico come “Scritti corsari” e “Lettere Luterane“.