Il Parco naturale regionale Inviolata è situato nell’immediata periferia orientale di Roma, nei pressi del comune di Guidonia Montecelio.

Il Parco - foto da www.parchilazio.it

Il Parco – foto da www.parchilazio.it

Nonostante la forte antropizzazione il Parco ricorda in alcuni tratti il paesaggio tipico della Campagna Romana. In altre zone è possibile immergersi in una natura selvaggia dove boschi si alternano a pascoli, forre tufacee e piccoli specchi d’acqua. Gli ambienti risultano così estremamente vari e consentono di godere appieno del verde e della natura senza allontanarsi dalla città.
L’ente di gestione dell’area protetta è dal 2016 il Parco naturale regionale Monti Lucretili, il che consentirà una maggiore valorizzazione di tutta l’area.
L’area è delimitata a nord dai monti Cornicolani e più precisamente dal fosso Capaldo, ad est dal bacino delle Acquae Albulae, a sud dall’abitato del quartiere di Marco Simone Vecchio e ad ovest dall’arco collinare Formello-Tor de Sordi-Castell’Arcione.
E’ in atto un progetto di ampliamento del Parco verso ovest.

Scorci di natura selvaggia nel parco - foto da wikipedia

Scorci di natura selvaggia nel parco – foto da wikipedia

Oltre agli splendidi scorci naturali, il parco è noto per la presenza di notevoli rilevanze archeologiche soprattutto di epoca romana. I rilievi abitati più antichi rinvenuti nell’area si datano in realtà già all’epoca preistorica. I reperti provenienti da quest’area che attestano la presenza umana si possono ammirare nell’Antiquarium di Montecelio. Altri reperti provengono da una necropoli villanoviana. Alcuni ritrovati di notevole interesse provengono da quello che un tempo era il latino centro abitato di Ficulea. La città di epoca arcaica (VII – VI sec. a.C.) si trovava sulla via Nomentana e fu terreno di lotta tra Tarquinio Prisco e i Latini. Alla fine decadde sotto l’Impero romano. La via a quel punto fu prolungata fino a Nomentanum e prese l’attuale nome.
Nella zona dell’Inviolata sorgevano anche diverse ville rustiche. Molto importanti sono i resti della villa rinvenuta nei pressi del Casale dell’Inviolata. Accanto alle ville si trovano le aree sepolcrali e le tombe romane: il Monte dell’Incastro, il sepolcro del Torraccetto, del III sec. d.C. e la tomba detta ‘Torraccia dell’Inviolata’. L’edificio è a forma di croce e circondata da una struttura ad anello. Fu trasformata in torre nel Medioevo e da qui prese il nome odierno.

Triade capitolina rinvenuta all'interno del Parco, foto da wikipedia

Triade capitolina rinvenuta all’interno del Parco, foto da wikipedia

Ma il reperto più interessante è senza dubbio il bassorilievo della Triade Capitolina, che fu rinvenuto durante i lavori agricoli che hanno interessato molte zone del Parco. L’importanza del reperto dipende anche dal fatto che questo è l’unico esemplare rinvenuto con la raffigurazione delle tre divinità tutelari: Giove, Giunone, Minerva. Oggi è possibile vedere il gruppo marmoreo esposto nell’ex Convento di San Michele Arcangelo a Montecelio.
Torniamo a parlare della natura che in questo parco si presenta così rigogliosa e variegata.

Campo di girasoli

Campo di girasoli

La campagna appare affascinante, con i suoi campi coltivati a granturco e frumento. A tratti ci perdiamo in distese di girasoli che con il loro colore intenso risalta sul blu del cielo, creando uno spettacolo per gli occhi. Diversi tratti della campagna presentano piantagioni di ulivi che si incastrano perfettamente nel mosaico naturale. La maggior parte della vegetazione cresce spontanea.

Stramonio spinosissimo

Stramonio spinosissimo

Dal punto di vista floristico sono state censite 240 specie di piante vascolari, appartenenti a 75 famiglie. Tra queste vi sono esemplari di infiorescenze rare e non comuni come il pungente stramonio spinosissimo. Troviamo molti esemplari anche di codino bianco con il suo fiore carnoso, molte anemoni e narcisi tazetta. Crescono spontanee anche diverse specie di orchidee come l’orchidea piramidale, che spicca con il suo viola deciso in mezzo alla vegetazione.

Orchidea maggiore

Orchidea maggiore

Nel Parco cresce anche l’orchidea maggiore, dal colore rosato e tenue.
La macchia mediterranea ricopre ampie parti del parco. Più all’interno si possono trovare zone boscose, con prevalenza di cerri e farnie.
Molto bello è il nucleo boscato presso via dell’Inviolata con la presenza di arbusti di olmo. Particolarmente suggestivo è il gioco che creano i tralci della vite che si attorcigliano intorno ai trochi e ai rami dei cerri. Le piante di vite probabilmente derivano da un vecchio vigneto coltivato in questa zona, ora soppiantato dal bosco.

Primo lago foto da wikipedia

Primo lago foto da wikipedia

La Riserva è un luogo ricco di biodiversità. Nonostante la forte antropizzazione, nella Riserva si possono trovare diverse specie di animali selvatici.
Sono state identificate più di 30 specie di uccelli, tra cui molti uccelli passeriformi, gli aironi cenerini, i germani reali, il martin pescatore, le poiane, i nibbi bruni, i rapaci notturni come la civetta e il barbagianni. Un canto interminato che nessuna polifonia umana riesce ad eguagliare. Molti uccelli si trovano negli ambienti aperti, altri frequentano gli ambienti umidi e i tanti bacinetti lacustri disseminati all’interno del Parco.
Il parco ospita anche diverse specie di rettili e anfibi e diversi tipi di mammiferi come la volpe e il cinghiale.
Un polmone verde di 535 ettari, un paradiso non molto conosciuto ma tutto da scoprire.

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