Ostia Antica, con una superficie di 150 ettari, è una delle più grandi e importanti aree archeologiche d’Europa, insignita del Marchio del Patrimonio Europeo nel 2020.
Prima colonia romana, porto fluviale di Roma verso il quale convergevano i traffici marittimi di merci e persone, avamposto fondamentale per il controllo della foce del Tevere. Tutto questo e molto altro restituiscono l’idea dell’importanza strategica del ruolo di Ostia per i romani.
Il nucleo più antico, risalente al IV sec. a.C., che noi conosciamo della città di Ostia è costituito dal castrum: una primitiva cittadella marittima, fortificata secondo lo schema tipico dei quartieri militari.
Una cinta muraria circondava e proteggeva il centro abitato al quale si poteva accedere attraverso gli ingressi di Porta Romana, Porta Laurentina e Porta Marina.
Punto di partenza per la visita all’Area Archeologica è il Piazzale delle Corporazioni con i pavimenti decorati da mosaici ancora oggi ben conservati. Le iscrizioni e le raffigurazioni dei mosaici, tutte strettamente legate al commercio, menzionano i collegia, le associazioni delle professioni dei romani, e in particolare degli armatori e dei commercianti che arrivavano a Ostia, al seguito delle loro merci, da tutte le parti dell’Impero.
Il piazzale delle Corporazioni era anche lo spazio in cui gli spettatori potevano passeggiare o sostare nell’intervallo tra le varie rappresentazioni che si tenevano nel vicino teatro.
Proprio il teatro, insieme al piazzale delle Corporazioni, costituisce uno dei più suggestivi complessi della città. Davanti le tre splendide maschere in marmo che riproducono quelle usate dagli attori durante gli spettacoli.
Camminando lungo l’antico basolato si incontrano molti edifici che corrispondono alle principali tipologie abitative: le domus e le insulae. Numerose le ricche domus patrizie come quella di Amore e Psiche o della Fortuna Annonaria rivestite di splendide decorazioni e mosaici. Molto suggestive anche le insulae, antenate degli odierni condomini, che potevano raggiungere l’aspetto dei moderni centri residenziali: ai piani superiori le dimore e al piano terra le tabernae.
Tra gli edifici al piano terra anche un thermopolium, antenato della nostra tavola calda, o fast food che dir si voglia.
Da non perdere una sosta presso la Caserma dei Vigili del Fuoco, un servizio di sicurezza indispensabile in una città con tante abitazioni, magazzini per le merci e granai.
Non mancano gli spazi della vita quotidiana riservata al benessere del corpo con le numerose terme, funzionanti grazie a un ingegnoso sistema di riscaldamento. E poi la vita spirituale praticata negli edifici religiosi dove si conta, in posizione molto decentrata, anche la prima sinagoga ebraica.
Ostia Antica, città importante e animata, ci racconta davvero molto delle consuetudini antiche, non così diverse in fondo da quelle di oggi.
Uscendo dall’area degli scavi di Ostia Antica si può raggiungere la cosiddetta “Area archeologico-naturalistica delle Saline”.
Proprio il sale nell’antica Roma era una merce di scambio importantissima, indispensabile per la conservazione di alcuni alimenti e utilizzato anche per le offerte agli dei, per la concia delle pelli, in medicina e in metallurgia. e rappresentava lo stipendio dei soldati romani, “il salario”. Il sale qui prodotto veniva conservato in un magazzino ora conosciuto come “Casalone” o “Casone”, un edificio della prima metà del I secolo. d.C..
Antistante l’ingresso agli scavi c’è il piccolo Borgo di Ostia Antica. Il primo nucleo abitativo prese il nome di “Gregoriopoli”, dal suo fondatore Gregorio IV, il pontefice che nel IX secolo decise di salvaguardare i pochi abitanti rimasti in quel tratto della via Ostiense, costruendo una fortificazione a difesa dei frequenti attacchi saraceni.
Completa la visita al Parco Archeologico di Ostia Antica l’imponente Castello di Giulio II, il Papa che lo fece edificare nel 1483. In origine il Castello era lambito dalle acque del Tevere, successivamente, con il cambiamento del corso del fiume, il Castello venne destinato a fienile e poi a carcere.