Norma é un balcone incastonato su uno sperone dei monti Lepini, la “rave“, che si alza a picco per oltre 400 metri e si affaccia sulla Pianura Pontina, abbracciando con lo sguardo da Nettuno fino a Terracina e le isole pontine.
Il borgo trae origine dall’antica Norba, la “città di pietra“ fondata nel periodo delle invasioni volsche. Fu fondata all’inizio del V sec. a.C. come una roccaforte. Sorge infatti su un pianoro a picco sulla pianura Pontina. Nel Parco Archeologico dell’Antica Città di Norba, racchiusi da imponenti mura poligonali, vedrete resti di strade, terrazzamenti, templi ed edifici pubblici e privati.
Le mura in opera poligonale sono realizzate con grandi blocchi in calcare e senza uso di calce. Cingono la città per un percorso di circa 2,5 km. Oggi, si accede all’area archeologica dalla Porta Maggiore, la più monumentale rispetto a Porta Ninfina, Porta Serrone di Bove e Porta Signina.
Sono due le acropoli, la minore e la maggiore, poste su due vicine alture. Tra queste, s’incontrano i resti del “castello delle acque”, probabilmente uno dei primi esempi di stabilimento termale, con cisterne, pozzi e ambulacri. La storia di Norba è raccontata all’interno del Museo Civico Archeologico Annibale Gabriele Saggi attraverso reperti, plastici, ricostruzioni video con postazioni interattive e la realtà virtuale.
Tra i luoghi meno noti, s’incontra la chiesa rupestre di Santa Maria sopra Monte Mirteto in una zona del tutto disabitata. Nota anche come chiesa di San Michele Arcangelo o di Sant’Angelo del Mirteto, i suoi resti si ergono sulla costa di una collina affacciata su Ninfa. È una grotta carsica trasformata in chiesa nel 1183. Da questa chiesa rupestre è nata l’ispirazione per costruire la Badia di Santa Maria di Monte Mirteto, fondata da papa Gregorio IX.
Sulla roccia della grotta vi sono i resti degli affreschi. Tra questi, spiccano quelli raffiguranti la Madonna in trono tra S. Michele Arcangelo e S. Lucia. All’interno della grotte, l’incavo centrale ospita un prezioso altare primitivo, costruito con materiale locale. Abbandonato per decenni, il monumento è custodito dai volontari dell’Associazione Culturale Opera di Sant’Angelo a Monte Mirteto. Il luogo è impervio e quindi visitabile solo accompagnati dai volontari.
Una gustosa “chicca” a Norma è il Museo del Cioccolato, primo in Italia nel suo genere. I percorsi all’interno vi fanno conoscere l’evoluzione del “cibo degli Dei”, una storia affascinante che inizia dalla tradizione Maya e arriva fino ai giorni nostri. È una fabbrica di cioccolato che è diventata un museo articolato in tre sezioni. Nella prima, si ripercorre la storia del consumo del cacao e del cioccolato. La seconda è dedicata alle tecniche di coltivazione del cacao, mentre l’ultima consiste in una raccolta di oggetti, cimeli e curiosità riguardanti l’industria e il commercio del cioccolato. Impossibile resistere alla degustazione alla fine del percorso!
Norma è la mèta prescelta degli amanti del parapendio, un’esperienza indimenticabile che vi permette di sorvolare la Pianura Pontina, i monti Lepini e l’oasi di Ninfa!