Nespolo sorge a oltre 800 metri di altezza, incastonato sulle montagne del reatino e immerso nel verde della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia.
Luogo ideale per chi ama immergersi nella suggestiva bellezza dei paesaggi naturali, dai colori cangianti al variare delle stagioni.
Il paese ha origine intorno al XIII secolo, sulla cima di un colle, dall’unione di frazioni sparse. Imperdibile una visita alla Chiesa di San Sebastiano, patrono del paese, costruita tra il XIII e il XIV secolo e restaurata nel 1521. La piccola chiesa presenta una semplice facciata, un antico fonte battesimale e un dipinto di scuola fiamminga del XVI secolo che rappresenta il martirio di San Sebastiano. Meraviglioso il giardino antistante la chiesa con lo spettacolare scorcio sul Monte Cervia. Tra gli altri edifici religiosi, meritano una visita la chiesetta di Sant’Antonio e la piccola cappella in pietra dedicata a San Rocco.
Poco distante dal centro abitato di Nespolo, percorrendo un breve tratto a piedi tra la vegetazione, si può raggiungere e visitare un antico mulino ad acqua restaurato di recente. All’interno il mulino ospita una mola in legno a ruota orizzontale per la macinazione dei grani e all’esterno un vascone in pietra per la raccolta dell’acqua.
Il borgo vicino al Lago del Turano è ricco di sentieri per passeggiate naturalistiche. Di particolare interesse è l’area del monte Piano che si può ammirare con piacevoli passeggiate immersi nella natura incontaminata; l’area inoltre è attrezzata per pic-nic e campeggi estivi. Il borgo è attraversato anche dal Cammino di San Pietro Eremita, il santo itinerante che nel Lazio attraversò alcuni luoghi delle province di Roma, Rieti e Frosinone.
Per godere appieno di panorami mozzafiato sulla natura circostante si può anche raggiungere la Big Bench 365, la grande panchina inaugurata a Nespolo nel 2024. Da qui la vista spazia sull’intera catena montuosa della Riserva dei Monte Navegna e Monte Cervia. Alle spalle della panchina un’area pic-nic, un fontanile e tanti punti di partenza di sentieri che attraversano il Parco.
Il territorio da un punto di vista culinario esprime alcuni piatti tipici come gli “gnocchetti con i fagioli”, i “cecamariti” con aglio, olio e peperoncino o con il tartufo del territorio, la marmellata di pomodori verdi e, nel periodo natalizio, il caratteristico dolce “serpentone”.