La costruzione della cattedrale risale a Pietro da Salerno, negli anni 1072-1104.
All’esterno si presenta in stile romanico emiliano-lombardo. La facciata domina maestosamente il sagrato insieme al poderoso campanile romanico e svetta con una torre alta 30 metri, con aperture a monofore, bifore e trifore.
Il percorso di visita prosegue a ritroso nel tempo. Comincia con la biblioteca che custodisce una collezione di di 1814 volumi, riferibili ad un arco temporale compreso dal XV al XX secolo. Di notevole pregio sono gli incunaboli conservati in questa collezione. Il celebre Corpus Iuris Civilis è una raccolta di materiale normativo e giurisprudenziale di diritto romano, voluta dall’imperatore Giustiniano I.
Di seguito la Sala del Capitolo, quindi la Sagrestia nuova, le Sagrestie realizzate nell’Ottocento, attraverso i locali dell’Antico Tesoro con la collezione medievale dei parati bonifaciani. La maggior parte dei pezzi esposti in questo ambiente risale infatti ad una donazione di Bonifacio VIII.
Segue la medievale Cappella del Salvatore. Sulle pareti della Cappella è presente un palinsesto decorativo, che evidenzia tre fasi successive di decorazione, per un arco temporale, del XII e del XV secolo; nella sala sono conservati anche oggetti lignei di particolare pregio. La Cappella Caetani venne costruita per celebrare il duplice potere temporale e spirituale di Bonifacio VIII. I sarcofagi per la sepoltura sono due; l’affresco che decora la parete del ciborio è della fine del Trecento. Anche se fortemente rimaneggiata l’iscrizione sotto il primo sarcofago ci informa che in esso è contenuto il corpo di Pietro, maestro di Bonifacio VIII, fino ad arrivare ai sotterranei della Cattedrale. L’Ambulacro è un ambiente di passaggio tra l’Oratorio di San Thomas Becket e la Cripta di San Magno. Il primo è un antico mitreo del I-II secolo d.C. La volta sull’altare è composta da tre rappresentazioni, di cui la terza appunto è dedicata al martirio del santo, mentre nella quarta scena si intravede il primo miracolo realizzato dal Santo. Sulla volta della navata e sulla parete di sinistra troviamo la Genesi e scene del Nuovo Testamento. La cripta di San Magno è stata costruita con l’obiettivo di fingere da scrigno alle reliquie dei santi.
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