Il museo archeologico naturalistico è stato fondato come Antiquarium nel 1956 e ha sede in un antico palazzo del ‘500, il Palazzo della Reverenda Camera Apostolica.
Il museo è stato realizzato a partire dagli anni ’50 e a seguito di una serie di allestimenti successivi nel tempo e ampliamenti delle collezioni ha raggiunto l’attuale allestimento che prevede quattro sezioni: paleontologico, archeologica, geo-mineraria e naturalistica.
La sezione di mineralogia è stata ampliata nel 1975 con un progetto del WWF e importanti integrazioni sono avvenute sul finire degli anni Novanta con il modello funzionante in scala dell’opificio dell’allume donato dall’Istituto di Geologia dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Negli anni è stato anche arricchito con i materiali provenienti dai depositi archeologico-pleistocenici di Monte Riccio e della Ficoncella che permettono di illustrare le trasformazioni geoambientali del comprensorio dei Monti della Tolfa, dalla preistoria all’età moderna con particolare interesse al tema dello sfruttamento delle risorse minerarie del territorio.
La sezione archeologica espone materiali che vanno dal paleolitico al rinascimento e mette in luce gli aspetti più significativi della vita quotidiana e delle attività produttive, con significativa attenzione allo sfruttamento dell’allume.
La sezione naturalistica e mineralogica, cuore pulsante del complesso museale, illustrano la flora e la fauna dell’area, gli aspetti vegetazionali e il popolamento animale dei Monti della Tolfa, gli ecosistemi naturali e le problematiche dell’impatto antropico, le rocce, la geologia e la mineralogia del territorio.
Tra i resti paleontologici si segnalano i frammenti di Elephas antiquus, mentre le industrie litiche, databili a circa 450 mila anni fa, sono le più antiche tracce delle prime comunità umane dei monti della Tolfa e tra le più antiche del Lazio.
Il museo è stato realizzato a partire dagli anni ’50 e a seguito di una serie di allestimenti successivi nel tempo e ampliamenti delle collezioni ha raggiunto l’attuale allestimento che prevede quattro sezioni: paleontologico, archeologica, geo-mineraria e naturalistica.
La sezione di mineralogia è stata ampliata nel 1975 con un progetto del WWF e importanti integrazioni sono avvenute sul finire degli anni Novanta con il modello funzionante in scala dell’opificio dell’allume donato dall’Istituto di Geologia dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Negli anni è stato anche arricchito con i materiali provenienti dai depositi archeologico-pleistocenici di Monte Riccio e della Ficoncella che permettono di illustrare le trasformazioni geoambientali del comprensorio dei Monti della Tolfa, dalla preistoria all’età moderna con particolare interesse al tema dello sfruttamento delle risorse minerarie del territorio.
La sezione archeologica espone materiali che vanno dal paleolitico al rinascimento e mette in luce gli aspetti più significativi della vita quotidiana e delle attività produttive, con significativa attenzione allo sfruttamento dell’allume.
La sezione naturalistica e mineralogica, cuore pulsante del complesso museale, illustrano la flora e la fauna dell’area, gli aspetti vegetazionali e il popolamento animale dei Monti della Tolfa, gli ecosistemi naturali e le problematiche dell’impatto antropico, le rocce, la geologia e la mineralogia del territorio.
Tra i resti paleontologici si segnalano i frammenti di Elephas antiquus, mentre le industrie litiche, databili a circa 450 mila anni fa, sono le più antiche tracce delle prime comunità umane dei monti della Tolfa e tra le più antiche del Lazio.
CONTATTI
Museo archeologico naturalistico Adolfo Klitsche del la Grange – piazza della Repubblica 29, 00051 Allumiere (RM)
Museo archeologico naturalistico Adolfo Klitsche del la Grange – piazza della Repubblica 29, 00051 Allumiere (RM)
Tel.: 0766.967793
email: museo@comune.allumiere.rm.it
sito web: http://beni-culturali.provincia.roma.it/content/museo-civico-archeologico-naturalistico-adolfo-klitsche-de-la-grange
sito web: http://beni-culturali.provincia.roma.it/content/museo-civico-archeologico-naturalistico-adolfo-klitsche-de-la-grange