Le origini di Monte Compatri, piccolo comune a 30 chilometri da Roma, sono antichissime; una leggenda fa addirittura risalire a Glauco della stirpe di Minosse e mitico re di Creta, che qui si pensa stabilì il primo insediamento abitativo.
Sorge nel cuore del Parco dei Castelli Romani, su un cono laterale dell’imponente apparato vulcanico del Lazio centrale, circondato da boschi incontaminati e dai vicini laghi di Albano e di Nemi.
L’ambiente naturale è quindi una preziosa peculiarità del luogo, unita alla presenza dell’antico borgo medievale, uno dei meglio conservati in tutta la provincia di Roma.
All’ingresso del paese è la Fontana dell’Angelo il vero fulcro e anima della vita cittadina, un omaggio a quanti hanno lavorato per portare l’acqua dalle sorgenti di Carpinello fino al paese. In una piazzetta poco distante dal Duomo, si può ammirare la caratteristica Fontana del Belvedere e immergersi nella memoria, quando un tempo le donne si recavano con la tradizionale conca a raccogliere l’acqua.
La vostra visita a Monte Compatri non potrà dirsi conclusa se non dopo aver visitato oltre la già citata Fontana dell’Angelo, il maestoso Convento di San Silvestro, nella parte più alta del paese. La pinacoteca del Convento possiede dipinti di scuola manierista e caravaggesca.
Sulla cima del monte dove è situato il centro storico di Monte Compatri, anticamente sorgeva la città di Labicum, una delle 30 appartenenti alla Federazione Latina. I Labici erano conosciuti dai Romani come “il popolo armato con scudi dipinti” (picta scuta Labici).
I piatti tipici castellani si riconoscono per i loro sapori forti legati alle tradizioni contadine. Porchetta, abbacchio, tagliatelle ai funghi porcini, pasta con le cicerchie, coda alla vaccinara, pajata e trippa alla romana. Dolci: ciambelle al vino, le serpette, il pangiallo.
Se dopo la gita a Monte Compatri, volete visitare qualche altra meraviglia vi consigliamo il Parco Archeologico Culturale di Tuscolo, Mitreo di Marino, Laghi di Albano (o di Castel Gandolfo) e di Nemi, Il Barco Borghese (Monte Porzio Catone).