Tovaglia a quadrettoni, canestrino pieno di leccornie, birre e vino “sincero” e siamo pronti per un agognato picnic. Sul prato o sulla spiaggia, al mare, al lago o in una villa urbana, quando l’Estate chiama, il weekend all’aria aperta risponde! Ecco alcune imperdibili mete nel Lazio.
La Villa Ada romana è un prezioso polmone verde urbano dedicato ad Ada Hungerford. La moglie del conte Telfner l’acquistò dai Savoia nel 1878. È divenuto parco pubblico negli anni 50. In questa distesa paradisiaca, tra la musica di chitarre e bonghi e le famiglie che fanno a gara per tenere in equilibrio le bottiglie di vino sul prato in discesa, c’è chi addenta succulenti spuntini. Raggiungendo il laghetto nella parte bassa della villa romana, incrocerete prodi sportivi che si cimentano nella corsa per la fatidica “prova costume”.
“Ci vuole un fisico bestiale”
Così cantava Luca Carboni negli anni 90. Dimostriamolo sul litorale laziale a nord di Roma a Fregene, Ladispoli e Santa Marinella. La battigia pullula di gente, tra i drink all’ombra di gazebo dai candidi tessuti mossi dal vento e chiacchiere con sottofondo chill-out, mentre i bambini ultimano il castello di sabbia. Le giornate estive rianimano lo spirito sportivo, tanto da costellare il Tirreno di surf e kite-surf. Un pranzo frugale con frittura di pesce fresco vi farà venir voglia di due passi al Castello Odescalchi di Palo Laziale. Vi sembrerà di essere a Maracaibo, proprio come accadde negli anni 50 durante le riprese de I tre corsari di Mario Soldati.
Raggiungiamo Santa Marinella e il prezioso Castello di Santa Severa baciato dal mare e ricco di eventi durante tutto l’anno. Spicca la meravigliosa fortezza medievale sorta nell’antico insediamento etrusco di Pyrgi.
L’ostello nel Castello vi farà trascorrere vacanze da sogno con vista mare tra le insenature, ora sabbiose ora rocciose, dove si stagliano residenze estive in stile liberty.
Se la vostra passione sono i laghi, raggiungete il lago di Bracciano, dominato dal sontuoso Castello Orsini Odescalchi, per un pic nic all’ombra dei monti Sabatini.
A due passi, entriamo nel Bosco di Macchia Grande alle porte di Manziana, la fiabesca location cinematografica di Pinocchio di Roberto Benigni. In primavera ed estate s’incontrano i coloratissimi gruccioni.
Tra betulle, ontani e felci, si celano i ruderi della seicentesca Mola di Manziana e la Caldara. Si narra che in questa estesa depressione d’origine vulcanica fu gettata la ricetta della pietra filosofale, capace di trasformare il piombo in oro. Sarà vero?
Andiamo a caccia d’un rifugio dell’anima: il Faggio di San Francesco a Rivodutri. Un luogo incantato dove, nel 2000, un vecchio rifugio per pastori è stato trasformato in una chiesetta e tutt’intorno il silenzio della Natura. S’ode solo il tintinnìo delle mucche che fanno capolino e dei cin – cin festosi, anche qui, sulla tovaglia a quadrettoni.
Non possiamo ignorare uno storico luogo dove anche i romani, almeno una volta nella vita, hanno organizzato un pic nic: i Pratoni del Vivaro. Siamo in quello spicchio di natura radiosa che si spalanca tra Velletri e Rocca di Papa. Circondati dai Castelli Romani, gli spazi per gozzovigliare non mancano e nemmeno quelli per praticare nordic walking, o per una passeggiata in montain bike e a cavallo.
Imperdibile per gli amanti dei cavalli è Campaegli. Qui i cavalli corrono liberi tra i prati e le rocce carsiche nel cuore del Parco dei Monti Simbruini. È il luogo ideale per l’outdoor e le gite in mountain bike. Siamo a Cervara di Roma, un borgo pedonale impreziosito da sculture, murales e versi incisi nelle pietre dei vicoli da artisti di tutto il mondo.
Non vi fate sfuggire l’occasione d’entrare in Ciociaria. Se volete cimentarvi con il vostro barbecue, il lago di Canterno fa proprio al caso vostro. Le sue acque dolci bagnano Ferentino, Fiuggi, Fumone e Trivigliano regalando pace a quest’oasi naturalistica circondata dai monti Ernici.
Più a Sud, nella Valle di Comino, andate al lago di Posta Fibreno. È uno specchio d’acqua dalla bizzarra forma a boomerang, dove qualche pescatore si lascia ancora scivolare silenzioso con la “nàue”, l’imbarcazione tradizionale in legno.
Sotto le Mainarde, il bacino artificiale di Cardito, o lago Selva è perfetto per le escursioni in montagna e un pic nic all’aria aperta a circa 1000 metri di quota.
A voi la scelta, lago o mare?