Lubriano si affaccia sulla Valle dei Calanchi, solchi di argilla ocra, profondi e frastagliati, che rendono così caratteristica questa parte della Tuscia, proprio di fronte a Civita di Bagnoregio, a poco più di 100 km da Roma.
Vicoli, archi, scalette e le piccole piazze dei vari quartieri, che del medioevo hanno conservato intatto il fascino antico, si aprono inaspettatamente sui Calanchi e su Civita di Bagnoregio, offrendo le visuali più emozionanti su Civita, la città che muore candidata Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Piazza San Giovanni, bella e ariosa, è il salotto del borgo, centro laico e religioso con la chiesa dedicata al Battista e il palazzo Monaldeschi, splendido esempio di barocco locale già Bourbon del Monte.
A luglio, la Festa del vino della Valle dei Calanchi, nell’ultimo weekend, e la Sagra della Bistecca Chianina, nel primo weekend, sono l’aspetto folcloristico del territorio da sempre dedito alla viticoltura e all’allevamento di bovini di razza Chianina, dalla carne saporita e morbida, ricercatissima anche dai palati più esigenti; ma la festa più sentita dell’anno dalla popolazione, con una tradizione ultracentenaria, è in onore della Madonna SS del poggio – il bel Santuario barocco poco fuori dal paese – e si celebra per l’Ascensione: allora il paese si veste di fiori con una magnifica infiorata, tappeti a disegni coloratissimi fatti solo di fiori e foglie, sulle vie del centro, apprezzatissimi dal pubblico.
Tra gli eventi tradizionali, imperdibili la Passeggiata nei Calanchi e Sagra della Bruschetta il 25 aprile, i Festeggiamenti in onore di S. Procolo Confessore con lo spettacolo pirotecnico nella seconda domenica di settembre e, in autunno, le Cene nelle Cantine.