Storia, natura, bellezza e relax. Quattro offerte concentrate in un unico territorio: il Parco naturalistico di Vulci immerso nella Maremma Laziale.
Tra canyon scavati nelle rocce, la macchia mediterranea e le piccole valli che caratterizzano questo paesaggio fiabesco è possibile fare passeggiate, trekking e mountain bike seguendo i percorsi ben segnalati e fruibili per ogni età e preparazione sportiva, ma anche per chi questa non l’ha. Partire da casa con un bel libro da leggere immersi nella natura, potrebbe essere un ottimo modo per vivere e apprezzare Vulci.
Lungo tutto il perimetro del parco si snoda il Fiume Fiora che si tuffa nel Laghetto del Pellicone con una scenografica cascatella. Le sue acque trasparenti invitano a tuffarsi… la scelta migliore in questa stagione! Ve lo ricordate il film “Tre Uomini e una Gamba”… era stato esattamente questo lo specchio d’acqua scelto Aldo, Giovanni e Giacomo per immergersi!
Frisbee, pallone e racchettoni sono una delle alternative, se non vi siete portati il costume, ma volete godervi questo spettacolo naturale!
I più atletici potranno invece risalire il letto del Fiume Fiora che nelle stagioni più calde è di norma basso. Vi si accede attraverso una parete di sassi in cui è stata posta una catena per permettere la discesa e la salita più agevolmente.
All’interno del parco c’è il Castello dell’Abbadia di Vulci risalente al XII secolo, sede di un museo che raccontata dettagliatamente e con entusiasmo la grande civiltà Etrusca. Vi troverete anche una mostra sorprendente sui tesori etruschi ritrovati all’estero e riportati in Italia.
A rendere l’atmosfera ancora più fiabesca c’è l’immancabile ponte che porta al castello. Non è un ponte levatoio, ma un ponte in pietra di cui la leggenda narra, fosse stato edificato dal Diavolo, da cui prende il nome, perché solo un essere ultraterreno poteva essere in grado di realizzare un’opera tanto poderosa.
La visita agli scavi inizia dalla Porta Ovest, scavata lungo il tratto più antico delle mura di tufo. Da qui il percorso si snoda attraverso l’edificio in laterizio, risalente al II secolo a.C; l’edificio absidato, con ogni probabilità una piccola basilica cristiana del periodo tardoantico; il Tempio Grande, un raro esempio di fusione tra la tradizione greca e quella etrusca, e la Domus del Criptoportico, una grandiosa dimora dai pavimenti in mosaico dotata di ambienti sotterranei. Ultima tappa il Sacello di Ercole, antico luogo di culto.
Non meno affascinante la visita alle necropoli etrusche, tra cui quelle di Cavalupo, Ponte Rotto e Camposale, che custodiscono sontuose tombe all’interno delle quali sono stati rinvenuti ricchissimi corredi. Tra le tombe più note meritano certamente una visita quella di François con la ricercata pittura etrusca che affrescava le pareti rendendo questo luogo famoso in tutto il mondo e il grandioso Tumulo della Cuccumella, entrambe nelle Necropoli Orientali. L’esplorazione delle tombe è possibile solo su prenotazione e con l’accompagnamento di una guida.