Le puntarelle, orgoglio dei romani di ieri e di oggi, sono un tipico prodotto dell’orto divenuto un contorno della cucina romana. Altro non sono che il germoglio di quello che a Roma si chiama “Cicorione” e che in italiano viene chiamato Cicoria catalogna, ovvero Cichorium intybus.
Una volta tagliate a filetti, le puntarelle sono lasciate a bagno per almeno mezz’ora in una ciotola piena di acqua fredda e ghiaccio dove assumeranno il tipico aspetto “arricciato”, oltre ad attenuare un po’ il gusto amarognolo della verdura.
Scolate le puntarelle, asciugatele e conditele con la tipica salsa. Una miscela d’aceto, olio extra vergine d’oliva, un paio di spicchi d’aglio profumato, sale, pepe e un paio di filetti di acciughe pestati al mortaio, sono gli ingredienti per una salsa appetitosa.
Condite le puntarelle almeno mezz’ora prima della loro messa in tavola in modo da insaporirle e, quando non ci sarà più l’ombra di una puntarella, potete serenamente intingere il pane nel sughetto sul fondo del piatto!