Le Montagne della Duchessa: un nome bellissimo per i monti che chiudono verso est, quasi al confine del Lazio con l’Abruzzo, la Valle del Salto, Riserva Naturale Regionale dal 1990; e anche un lago bellissimo, declinato al femminile: è il Lago della Duchessa, uno dei luoghi più attraenti del parco, tra i pochi laghi di origine glaciale dell’Appennino, alimentato solo dalla pioggia e dalla neve.
Il panorama che offre è impagabile, dall’alto dei suoi 1788 metri di altezza.
‘Montagne della Duchessa’ è l’omaggio a Margherita d’Austria, Duchessa di Parma, Piacenza, Leonessa e Cittaducale, di Francesco De Marchi, ingegnere militare al suo seguito, amante della montagna a tal punto da ‘violare’ per primo, nel 1573, la cima del Gran Sasso.
Margherita è sicuramente una delle figure più interessanti e significative del panorama politico europeo del XVI secolo, dotata di grandi capacità di governo – ereditate da Carlo V del quale era figlia naturale – con le quali, insieme ad una forte personalità e al desiderio di eccellere, è riuscita a imporsi in un contesto maschile. Una donna che ha scritto una pagina importante per la storia del territorio sabino stabilendosi nel 1569 a Cittaducale, cittadina politicamente strategica al confine tra Regno di Napoli e Stato Pontificio.
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Cittaducale
Con l’arrivo della corte di Margherita, a Cittaducale si registrano profondi cambiamenti sociali ed economici, al punto che si impongono nuovi modelli di vita e anche nuove tipologie edilizie. Così alle robuste moli dei palazzetti fortificati medievali si contrappongono i nuovi edifici rinascimentali, agili, eleganti, ma rigorosi.
Testimone di questo mutamento di gusto è la ristrutturazione del Palazzo della Comunità, adibito a residenza della corte di Margherita e trasformato in una dimora più comoda e rappresentativa, dove poter organizzare feste e banchetti, ma dalle linee severe e sobrie, in linea con la ventata innovativa che si afferma con forza sulla scena artistica dei domini Farnesiani.
Nuovissimo per la Sabina è anche l’intervento effettuato sul Palazzo del Capitano, che diviene la sede degli uffici amministrativi: i due edifici vengono uniti con un passetto loggiato, pratico e funzionale: vien da pensare che sia stato voluto dalla stessa Margherita, per sottolineare l’autorità della sua figura di sovrana e amministratrice eccellente.