A pochi chilometri da Viterbo sorge un sito archeologico di grande interesse: è Ferento, prima insediamento etrusco, poi centro urbano, politico e commerciale dell’antica Roma.
La cittadina, in perenne conflitto con Viterbo fu distrutta nel 1172 con il pretesto di eresia.
Un viaggio di più di 2000 anni risalendo la storia dagli antichi etruschi ai giorni nostri, passando per l’epoca romana e poi quella medioevale.
Il sito, di recente scoperta, attorno ai primi del ‘900, comprende un’area vasta di cui rimane interrata la maggior parte di quella che ai tempi dell’antica Roma era una città di 10.000 abitanti, di grande importanza economica e strategica, come si può del resto immaginare alla lettura di un’epigrafe ritrovata che riporta la scritta di “civitas splendidissima”.
L’anfiteatro romano, costruito nel I° sec. d.C., è ancora perfettamente intatto così come è possibile vedere i resti del foro e le terme di Augusto, risalenti al periodo dell’età imperiale.
Il percorso si apre attraverso il decumano (la via centrale) che ci conduce fino a quello che era il centro abitato testimoniato dalla presenza di una domus con tanto di impluvium.
A questi importanti reperti si aggiungono un’interessante necropoli con tumuli di epoca etrusca, tombe romane e i ritrovamenti di basiliche paleocristiane.
La gran parte delle statue rinvenute durante gli scavi sono conservate all’interno delle sale del Museo Civico di Viterbo insieme ad altri reperti di grande valore.
L’ottimo stato di conservazione del Teatro permette la programmazione estiva di spettacoli dal vivo e concerti estivi in una splendida cornice di archeologia e natura.