L’albero di Natale più famoso al mondo al Rockefeller Center di New York è di un italiano. La sua storia di gratitudine, resilienza e orgoglio affonda le radici nell’operosa dignità di Cesidio Perruzza.
Era un emigrato abruzzese nato nel 1884 a San Donato Val di Comino che, negli anni della Grande Depressione, realizzò il primo albero di Natale con un gruppo di operai italiani in quella piazza, trasformandolo in un messaggio di speranza e riconoscenza. Cesidio Perruzza emigrò negli Stati Uniti nel 1901, a soli diciassette anni, alla ricerca di un futuro migliore. Si specializzò nell’uso degli esplosivi per i cantieri edili, guadagnandosi il soprannome di “Joe Blaster”.
Nel 1931, durante la Grande Depressione, Cesidio e i suoi colleghi italiani lavoravano alla costruzione del grattacielo RCA Building, oggi parte del Rockefeller Center. Cesidio ebbe l’idea di decorare un abete con materiali di recupero per celebrare il lavoro e la vita degli emigrati italiani. Con l’aiuto di oltre sessanta operai italiani, molti dei quali provenienti da San Donato Val di Comino, realizzò il primo albero di Natale. Le decorazioni furono un mix di ghirlande tradizionali e oggetti simbolici, come l’alluminio ricavato dai detonatori utilizzati per rompere la roccia nei cantieri.
“New York ringrazia la gente di San Donato Val di Comino”
Sono queste le parole di Mario Cuomo sul retro di una foto datata 24 dicembre 1931. L’ex governatore dello Stato di New York e figlio di emigrati italiani, riportò alla luce questa storia nel 1999, donando una fotografia del Natale del 1931 alla famiglia Perruzza. Nella foto si vedono gli operai italiani in fila per ritirare la paga settimanale, con il primo albero di Natale decorato alle spalle, nel cantiere del Rockefeller Center.
Nella foto, sono immortalati Cesidio Perruzza e suo fratello Loreto, Antonio Ventura di San Donato Val di Comino, alcuni emigrati dall’Irpinia e il siciliano Antonio Salimbene, figura di spicco nella difesa dei diritti dei braccianti italo-americani. L’albero fu un gesto di gratitudine verso Rockefeller, il loro datore di lavoro, e un simbolo di unità e resilienza per una comunità di emigrati che, lontana dalla propria terra, continuava a coltivare speranza e orgoglio.
La storia di Cesidio Perruzza e del primo albero di Natale al Rockefeller Center è oggi raccontata attraverso la clip “1931: brillano le luci a Manhattan”, un progetto nato dalla collaborazione tra Paolo Masini, presidente della Fondazione del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (MEI), e Luca Leone, coordinatore del Museo del Novecento e della Shoah di San Donato Val di Comino.
La clip è narrata dalla voce di Massimo Wertmuller su un testo di Maria Grazia Lancellotti, e utilizza immagini e materiali inediti per raccontare questa storia straordinaria. La clip è proiettata dal 22 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 al Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova e al Museo del Novecento e della Shoah di San Donato Val di Comino. La clip è disponibile anche sui canali social del MEI.