Il lago di Posta Fibreno, si trova nel territorio della “Ciociaria Sannitica“, coperta per quasi un quarto da boschi che ha visto succedersi Sanniti, Romani, Borboni, Piemontesi…e briganti!
Geologicamente parlando si tratta in realtà di un lago-fiume, poiché il lago è alimentato da una serie di risorgive di acque che, incanalate entro un articolato complesso carsico sotterraneo, ritornano in superficie terse e incontaminate sgorgando da polle, le quali vanno poi ad immettersi nel fiume Liri.
L’eccezionale trasparenza dell’acqua del fiume-lago è dovuta alla notevole portata ed alla velocità di ricambio che spazza via le particelle in sospensione.
La sua forma è particolare: stretto ed allungato, il lago di Fibreno incontra il torrente Carpello e va a formare il fiume Fibreno – che dai locali è detto “di Cicerone” perchè al tempo dei romani lambiva le proprietà terriere del celebre oratore – fiume che sfocia poi nel Liri.
Il paesaggio naturale del lago è dominato dal tipico canneto lacustre, eccellente habitat che favorisce la nidificazione dell’avifauna mentre, al suo interno, s’insinuano lingue d’acqua navigabili e ricche di pesce.
La rigogliosa vita vegetale e la presenza di importanti specie ittiche e volatili, ha portato all’istituzione di un’importante Riserva Naturale.
Tra le caratteristiche naturali del lago di Posta Fibreno vi è la sua isoletta galleggiante, detta “la rota“, formatasi dall’accumulo di torba, radici e erbe palustri che si spostano da una parte all’altra del lago sotto la spinta del vento e delle correnti, citata già da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia duemila anni fa.
Altra peculiarità del lago, legata alla tradizione e agli usi che ne facevano gli abitanti del luogo, è la “nàue“, tipica imbarcazione in legno che ancora oggi viene usata dai (pochi) pescatori per pescare i prodotti del lago.