Jenne sorge su uno sperone di roccia a circa 800 metri, un piccolo presepe immerso nel Parco Naturale dei Monti Simbruini.
La Grotta dell’Inferniglio è a quota 512 metri s.l.m. tra i monti Simbruini, nel territorio del comune di Jenne. Si trova lungo il fiume Aniene in prossimità dell’Antico Mulino ad acqua e drena le acque della zona di Campo dell’Osso – Monte Livata. All’ombra di stalattiti e stalagmiti dalle forme curiose, la Grotta custodisce una sorgente perenne. Qui, nelle viscere della montagna, si staglia un percorso subacqueo di 2,5 km, esplorato da esperti risalendo il corso di un fiume sotterraneo.
Nella parte alta di Jenne si trovano i resti del Castello, la rocca medievale costruita dall’abate Giovanni V dopo il 1060. Della struttura medievale oggi rimane la cappella di Santa Maria in Arce con gli affreschi del Duecento. L’antica parrocchiale di Jenne è dedicata a Sant’Andrea Apostolo ed è a navata unica, con cinque altari.
Jenne è sul Cammino di San Benedetto nel Lazio, gli oltre 300 km che attraversano il cuore verde dell’Italia dall’Umbria al Lazio, fino al suo estremo confine meridionale con la Campania. Tra gli edifici religiosi imperdibili nel centro storico, spiccano la Chiesa della Madonna delle Grazie e la Chiesa di San Michele Arcangelo, restaurata nel 2002.
Tra i piatti tipici, spiccano gli “ndremmappi di Jenne”, in Sagra all’inizio di settembre. Questa pasta tradizionale di farina integrale “a bastoncino” è condita con pomodoro e alici. Il mix di sapori di mare e di montagna nei “Ndremmappi” racconta la storia della transumanza.
Quando i pastori tornavano con il gregge agli alpeggi estivi sui pianori carsici di Fondi e dei Campitelli, portavano il prodotto più semplice ed economico che il mare offriva, le alici in salamoia, e lo univano a ciò che avevano ottenuto con il duro lavoro in montagna, il grano. Nasce così “la ‘ndremmappa”, ovvero la farina di grano integrale macinata al mulino comunale e impastata con acqua e sale.
Tra i dolci tradizionali c’è il “Tortiglione”, il biscotto PAT del Lazio anticamente cotto nell’antico Forno a legna Comunale. Sin dal 1751, la “fornara” gestiva regolava la temperatura e i tempi di cottura di pani e biscotti delle signore ospiti nel forno comunale. Ancora oggi, nell’antico Forno di Jenne si cuoce il pane preparato seguendo la ricetta tradizionale.
Fra gli eventi imperdibili a Jenne ci sono la Jennesina, la gara podistica che si svolge a luglio, e il Ballo della Pantasema a settembre. Tra canti e balli folkloristici si assiste allo spettacolo delle fiamme che ardono l’enorme Pantasema. Il fantoccio dal volto di donna è realizzato in legno e carta pesta ed è il simbolo della fine dell’estate. Molto sentita nella Valle dell’Aniene e in Ciociaria, questa festa è un mix di tradizioni e rievocazioni di riti pagani della cultura contadina.