Un giorno sull’isola di Ponza non vi basterà per assaporarne tutte le sfumature paradisiache. Le emozioni sono tante e tutte da vivere, sopra e sotto il mare!
Al momento dell’imbarco, quando si sale sulla motonave, sul traghetto o sull’aliscafo, cercate la postazione perfetta per godervi la vista migliore sul mare aperto, la scia bianca lasciata dalle imbarcazioni, i gabbiani e magari i delfini, mentre il sole vi bacia e il vento vi scompiglia i capelli. Siete già in vacanza!
La traversata in aliscafo è breve e, avvicinandovi alla terra ferma, percepite il profumo inconfondibile dell’isola, la sua anima marinara più profonda che si palesa con i colori pastello delle case.
Gli 8 km di viabilità dell’isola vi fanno scegliere un mezzo di trasporto agile e veloce come gli scooter, le bici elettriche o le semplici biciclette che si possono noleggiare già all’arrivo. Ma ci si può spostare anche in taxi e in autobus per un giro panoramico fin sulla cima del paese.
E che dire del colorato andirivieni di imbarcazioni pittoresche che vi accompagnano sulle spiagge per poi riprendervi nel pomeriggio? E dei tour sui piccoli battelli con la guida che racconta storie dell’isola di Ponza e leggende sugli scogli dai nomi fantasiosi e i coloratissimi fondali che ammaliano gli escursionisti subacquei?
A proposito di fondali unici e straordinari da esplorare, non perdete l’occasione di andare a Palmarola. Provate l’emozione di mettere piede su un’isola deserta e lasciatevi incantare dal mare cristallino e dalla natura selvaggia.
“una delle terre emerse più belle del nostro pianeta”
Così la descrisse il documentarista Folco Quilici.
Anche la cucina rispecchia il sapore dell’isola ed è caratterizzata dal pescato del giorno. Dagli spaghetti alle vongole alle alici marinate, passando per la pasta con il fellone, le linguine all’aragosta, la zuppa di pesce e la tipica “acqua pazza”, un tempo l’unico pasto dei pescatori. E poi la cucina povera, quella con i legumi tipici locali, le lenticchie, le cicerchie e le fave, trasformati in zuppe saporite.
Andate a caccia di un ricordo unico da mettere in valigia al ritorno tra le strette stradine che percorrono l’isola di Ponza attorno al porto, brulicanti di piccole botteghe di artigianato e abiti dalle fantasie dipinte a mano. Di sera l’isola si trasforma. I locali rimangono aperti fino a notte fonda. E il bello è che, la mattina dopo, tutto ricomincia da capo al richiamo irresistibile del sole e del mare.
Visitate le grotte di Pilato, nella zona sud del porto, sotto il cimitero di Ponza. È un complesso archeologico ipogeo e subacqueo così chiamato in ricordo di un’antica leggenda di cui fu protagonista proprio Ponzio Pilato. Le grotte, scavate e intagliate perfettamente anche sotto il livello del mare, erano probabilmente impiegate per l’allevamento di murene, un pesce considerato sacro dai Romani.
E poi i fondali di Ponza, stupefacenti, un vero paradiso per gli amanti delle immersioni e della fotografia subacquea. Pareti in ombra, coperte di gorgonie e alghe rosse, praterie di posidonia, massi e macigni tappezzati di una variegata flora marina offrono, insieme alla fauna ittica, uno spettacolo senza eguali!
Last but not least, immergetevi nelle meravigliose calette, raggiungibili principalmente con le barche. Cala Feola è la sola spiaggia di sabbia dell’isola nonché una delle più belle. In una cornice paesaggistica unica e protetta dalle colline di Capo Bosco e della Montagna della Corte, innamoratevi delle sue acque cristalline e dei suoi fondali. Questa caletta fino agli anni 40 era abitata dalle foche monache che vi venivano a svernare!