Ventotene fa parte dell’Arcipelago delle Isole Ponziane, situato quasi al centro del Mar Tirreno ed è raggiungibile da Anzio, Formia e TerracinaE’ un’isola di piccole dimensioni, solo 1,54 km², e come Ponza nasce a seguito di deposito di andesiti, basalti e tufi provenienti da effusioni ed esplosioni di vulcani sottomarini.

Basta immergersi pochi istanti nelle sue limpide acque per restare incantati dallo scenario di spugne scarlatte che ricoprono le pareti delle grotte, gorgonie, formazioni di calcare viola e blu che appaiono come corallo tropicale, grappoli e anelli di uova di molluschi, corvine e castagnole. Inoltre è ancora possibile l’osservazione di reperti archeologici da navi affondate in epoca romana, i più significativi oggi custoditi nel Museo Archeologico comunale.

Ventotene at night

Ventotene by night

L’Isola offre ospitalità balneare in due spiagge: Cala Rossano nel bacino del porto nuovo e Cala Nave, di fronte alla quale si stagliano due grandi forme rocciose, Nave di Terra e Nave di Fuori, e il cosiddetto Scoglietello, di grande impatto scenico. Altri tratti balneari con accesso meno agevole, si trovano a Cala Battaglia e a Parata della Postina a Sud, a Parata Grande e a Moggio di Terra a Nord-Ovest, e a Capo dell’Arco a Ovest.

La moderna Ventotene nasce nel ‘700 ad opera di Antonio Winspeare e Francesco Carpi. Conserva il nucleo urbano concentrato attorno alla Piazza del Comune o Piazza Castello, alla Chiesa di Santa Candida e a Piazza De Gasperi, con le due uniche strade che percorrono l’intera isola.

Mare cristallino a Ventotene

Mare cristallino a Ventotene

Dal punto di vista archeologico è da ricordare il Porto Romano (I sec. a.C. – I sec. d.C.), il Pozzillo (forse il vecchio alaggio romano), la Peschiera Romana, i resti di Villa Giulia, presumibilmente del I sec. d.C., che occupava tutto il versante settentrionale fino a Punta Eolo. E poi ancora i tratti di muraglioni in località Polveriera e i resti di una piccola necropoli a Cala Battaglia.

A Ventotene nacque il primo documento considerato tra i testi fondanti dell’unità europea, oggi noto come Il Manifesto di Ventotene, scritto tra il 1941 e il 1942 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni durante il loro confino politico. Proprio per il ruolo significativo nella storia e nella cultura d’Europa, l’isola di Ventotene ha ottenuto nel 2022 il prestigioso Marchio del Patrimonio Europeo (European Heritage Label).

Festa popolare dell'isola di Ventotene, con le tipiche mongolfiere di carta

festa popolare dell’isola di Ventotene, con le tipiche mongolfiere di carta

Un appuntamento da non perdere é quello del 20 settembre con la Festa della Protettrice Santa Candida e la Gara delle Mongolfiere, realizzate dagli isolani. Nel passaggio dall’estate all’autunno c’è la Festa Patronale di Santa Candida, dal 10 al 20 settembre nella splendida Isola di Ventotene. È una festa religiosa, un omaggio alla Protettrice dell’isola. Non solo. È la festa di chi continua a vivere l’estate fino all’ultimo giorno dandosi un appuntamento culturale, tradizionale ed estremamente suggestivo. All’ombra delle mongolfiere.

Isola di Santo Stefano Vista da Cala Nave a Ventotene

Isola di Santo Stefano Vista da Cala Nave a Ventotene

La Riserva Naturale Statale Isole di Ventotene e Santo Stefano è l’Area Marina Protetta che comprende le due Isole. A Ventotene appartiene amministrativamente l’isola di Santo Stefano, dominata dall’ex ergastolo borbonico realizzato nel 1795, oggi visitabile solo con guide. L’isolotto é raggiungibile solo con imbarcazioni proprie o a noleggio.

zuppa di lenticchie di Ventotene – www.magazine.snav.it

Sul mare dell’isola di Ventotene la lenticchia era già nota ai tempi dei Romani. Dal 2002 la Lenticchia di Ventotene è inserita tra i PAT – Prodotti Agroalimentari Tradizionali del Lazio. La tipica zuppa di lenticchie è un piatto simbolo della storia dell’isola. La tipica vellutata di lenticchie con le cozze è profumatamente spolverato con erba cipollina, prezzemolo, timo e pepe. Durante le feste natalizie, sono ottime anche con il cotechino. Il sapore e la consistenza inconfondibili sono dati dalla buccia molto tenera di colore marroncino chiaro e dalla polpa cremosa. È un prodotto d’eccellenza per la sapienza degli agricoltori locali che effettuano tradizionalmente la fase della spulatura avvalendosi solo della forza del vento.

Sull’Isola di Ventotene c’è una delle 10 Bandiere Verdi nel Lazio, i vessilli riconosciuti alle spiagge più accoglienti per i piccoli bagnanti.

 

 

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INFO UTILI
distanza da Roma v. Porti d’imbarco
da non perdere Resti di Villa Giulia
sito web Comune di Ventotene

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