Ponza è una delle isole del mar Tirreno più suggestive e la principale dell’arcipelago delle Isole Ponziane. L’isola è raggiungibile da Formia, Terracina, San Felice Circeo e Anzio.
Il profilo dell’isola di case colorate a semicerchio intorno al porto è spettacolare. La struttura urbanistica dell’isola risale al periodo della colonizzazione borbonica. Ponza ci accoglie con il suo porto borbonico, sovrastato dal multicolore centro storico. Il porto semicircolare fu costruito tra il 1772 e il 1793 sull’originario impianto romano, all’ombra dell’antica torre fortificata dei Borboni.
I fondali sono il paradiso per gli amanti di immersioni e fotografia subacquea. Pareti in ombra coperte di gorgonie e alghe rosse, praterie di posidonia, massi e macigni tappezzati dalla flora marina sono il regno sublime della fauna ittica. Il periplo dell’isola alterna gli incroci cromatici unici di cavità, grotte, scogli, calette e baie. Impossibile non innamorarsi di grotte marine, faraglioni, insenature, piccole spiagge e pareti a picco sul mare. Stiamo parlando di Cala Feola, Cala Felce, Cala del Core, Cala d’Inferno, Cala dell’Acqua, Cala Gaetano, il Frontone e ancora Punta Capo Bianco, dove Federico Fellini girò alcune scene di Satyricon, Punta della Madonna, Punta Incenso, Bagno Vecchio, i faraglioni di Lucia Rosa e del Calzone Muto.
Le vestigia romane sono un ricordo dell’antico sistema di approvvigionamento idrico, con grandi cisterne e quattro acquedotti, tunnel di collegamento pedonale ancora utilizzati e le Grotte di Pilato.
Le Grotte di Pilato sono nella zona sud del porto, sotto il cimitero di Ponza. Si tratta di un complesso archeologico ipogeo e subacqueo così chiamato in ricordo di un’antica leggenda di cui fu protagonista proprio Ponzio Pilato. Le grotte, scavate e intagliate perfettamente anche sotto il livello del mare, erano impiegate per l’allevamento di murene, un pesce considerato sacro dai Romani.
Le vasche sono comunicanti tra loro attraverso un sistema di cunicoli. Tramite una scala si accedeva alla sontuosa villa dell’imperatore Ottaviano Augusto. Nelle nicchie ricavate nella roccia c’erano delle statue di divinità. Al centro della grotta principale si stagliava una in marmo bianco raffigurante Apollo o Dioniso.
La Cisterna Romana della Dragonara è un tesoro archeologico nel centro storico di Ponza. È una delle tre grandi cisterne costruite dai romani per sopperire alla scarsità di risorse idriche. È un’opera ingegnosa costituita dalla cisterna e da corridoi sotterranei e di convogliamento delle acque che incrociano le navate, a formare una sorta di scacchiera di spazi vuoti e pieni. L’impianto della Dragonara è accessibile solo con visite guidate.
Tra i luoghi imperdibili da vedere nell’isola di Ponza c’è il Giardino Botanico Ponziano. Il Giardino è situato sulla sommità di una collina, nella stessa area del “Belvedere”, luogo prescelto dall’ultimo governatore borbonico per realizzarvi un suggestivo manufatto da cui ammirare la bellezza del panorama. Nato negli anni 80 con l’intento di creare le condizioni ideali per accogliere e salvare le specie tipiche dell’arcipelago a rischio di estinzione e per procedere a significativi ripopolamenti, il Giardino Botanico Ponziano oggi comprende oltre settanta specie vegetali, tra cui alcune singolarità nel panorama dei giardini botanici italiani. Da ammirare l’importante raccolta di orchidee selvatiche, alcune delle quali non più rintracciabili nell’arcipelago. È possibile pianificare una visita, previa prenotazione.
L’arcipelago delle Isole Ponziane è immerso in un mare cristallino con fondali mozzafiato. È composto da due gruppi di isole: Ponza, Palmarola, Zannone e Gavi a nord-ovest e Ventotene con Santo Stefano a sud-est. Zannone e Palmarola sono fascinosamente disabitate e raggiungibili in barca.
Isola di Zannone fa parte del Parco Nazionale del Circeo. L’approdo è a Punta del Varo. Si presenta come una “collinetta” immersa nella tipica vegetazione mediterranea, la sosta ideale per migliaia di uccelli migratori. Qui si trovano i resti del convento benedettino del Santo Spirito di Zannone. Circumnavigando l’isola in direzione sud-est, si susseguono Cala delle Grottelle, Scoglio del Monaco, Capo Negro, Punta del Mariuolo e Punta Lunghetiello.
Palmarola ha l’unico approdo a Cala di San Silverio. Folco Quilici la definì come una delle terre emerse dal mare più belle del pianeta. Un’escursione dal mare rivela un paesaggio scosceso che affonda nel mare trasparente e incontaminato, mèta dei fotografi subacquei per la ricchezza e diversità di flora e fauna ittica. Questa isola ammalia con le sue rocce vulcaniche multicolori, le acque trasparenti e profonde, i fondali con pareti coperte di gorgonie e alghe rosse, praterie di posidonia, massi e macigni tappezzati di una variegata flora marina.
L’isola di Ponza è European Best Destinations, la classifica delle 20 mete turistiche europee da non perdere nel 2024 per la natura, la cultura e il buon cibo. Anche la cucina rispecchia “il sapore” dell’isola di Ponza, quello del pescato del giorno. Dagli spaghetti alle vongole alle alici marinate, passando per la pasta con il fellone, la zuppa di pesce e la tipica “acqua pazza”, un tempo l’unico pasto dei pescatori. Tra i vini di Ponza, si deve assaggiare il Fieno e il Biancolella di Ponza dall’intenso profumo di agrumi e frutta.
Da non perdere il 20 giugno la Festa di San Silverio, il Patrono dell’isola di Ponza.