Quando la primavera si avvicina e la natura rifiorisce siamo tutti entusiasti ed invogliati ad intraprendere un affascinante itinerario attraverso i giardini e le aree verdi che la nostra regione ospita. Giardini talvolta poco conosciuti, che un tempo abbellivano le nobili dimore, ricche di storia ed arte.
Dalla Tuscia alla Sabina, dal Lazio Meridionale al territorio di Roma, passando per il Pontino, per gli appassionati si snoda un suggestivo percorso attraverso cespugli, alberi, fiori e talvolta piccoli corsi d’acqua, cornice perfetta per un week-end tra i profumi ed i colori che la natura sa regalarci.
Tra i verdi boschi che circondano il monte Rotonaria, sui monti Ernici, la Certosa di Trisulti a Collepardo, in provincia di Frosinone, nasconde al suo interno il giardino all’italiana, con siepi ed aiuole ricche di composizioni floreali.
Il complesso monastico ospita anche una farmacia che ben rappresenta la secolare tradizione nella preparazione di medicinali, ungenti e liquori.
Collepardo, borgo insignito della Bandiera Arancione del Touring, per la ricchezza di piante officinali spontanee è noto come “il Paese delle erbe”, sede dell’Ecomuseo ‘Orto del Centauro Chirone’, a testimonianza che il centauro Chirone, maestro di Esculapio, dio della medicina, si curò una grave ferita con le erbe raccolte in questa terra.
Per godere di una splendida vista sull’Agro Pontino basta andare a Sermoneta e visitare il Giardino degli Aranci, il polmone verde del centro storico.
Originariamente era il “pomerio” del borgo, ossia un’area inedificabile usata dall’esercito per la difesa di una delle porte, soltanto nel settecento venne trasformato in un giardino dove si cominciarono a piantare aranci e ogni tipo di agrumi.
Per la suggestione e l’atmosfera romantica che si respira oggi è ampiamente utilizzato per eventi e celebrazione di matrimoni civili.
Tra gli scorci più interessanti, il Castello Caetani che domina la collinetta e la Chiesa di S. Maria con il suo bel campanile dalle decorazioni e colonnine in stile romanico.
Ed eccoci sul litorale laziale ad Ardea in località Tor San Lorenzo dove troviamo i Giardini della Landriana, un giardino incantato e moderno. Nato quasi per caso dalla passione della marchesa Lavinia Taverna e ridisegnato da Russell Page, il famoso architetto paesaggista inglese.
Appare diviso in “stanze” ognuna delle quali con una caratteristica botanica come la valle delle rose antiche con il lago, il giardino degli aranci, il viale bianco, il giardino degli ulivi, il prato blu, la vasca spagnola e molte altre da scoprire durante una piacevole visita guidata o partecipando ad una delle attività proposte.
Nel cuore della Sabina, il Vacunae Rosae della tenuta La Tacita, che si trova poco fuori dal borgo medievale di Roccantica è un giardino unico che ospita oltre 5.000 rose diverse, progettato come un percorso per l’elevazione dello spirito.
E’ uno dei più importanti roseti al mondo per varietà, vi si trovano le rose della Cina e dell’Himalaya, le furie rosacee dell’Ottocento, le splendide ibridazioni del Novecento e tutte le magie dei creatori di rose di oggi.
Al suo interno sono collocate nove fontane, poste su livelli diversi e collegate tra loro da canali d’acque. Ciascuna fontana è datata di getti di acqua particolari e da un’illuminazione a fibre ottiche che rende le notti nel giardino particolarmente suggestive.
Adagiato su un’area naturale a forma di ala di angelo, potrebbe essere chiamato anche “Il giardino dei 5 sensi”: i profumi delle rose (l’odore), il velluto dei petali (il tatto), il suono degli uccelli e dell’acqua (l’udito), i colori delle rose (la vista) e il gusto dei sapori tradizionali, ne fanno una location esclusiva per eventi privati.
Continuiamo questo viaggio entrando nelle terre di Tuscia, dove l’Orto Botanico Angelo Rambelli di Viterbo, custodisce piante rare ed esotiche nonché un roseto con oltre duecento esemplari di rosa appartenenti a differenti sezioni. Completano la gamma un palmeto e l’allestimento di uno spazio dedicata alle “Piante utili”, che prende spunto dall’importanza rivestita dalla lavorazione del tessile nell’economia del viterbese fino alla fine del XIX secolo: fanno parte della raccolta anche la coltivazione di piante utilizzate in profumeria come la spugna vegetale e la magnolia. Alternanza di ambienti ed ecosistemi così diversi rendono questo sito un unicum nell’intera provincia.
Percorsa ancora un po’ di strada si giunge a Vignanello, dove troneggia, nella parte più orientale dell’antico borgo, il Castello Ruspoli, adorno di uno dei più importanti giardini all’italiana ancora esistenti.
Il giardino fu costruito nel 1610 per volere di Ottavia Orsini figlia di Giulia Farnese e dell’artefice del suggestivo parco di Bomarzo, il principe Pier Francesco Orsini.
E’ interessante notare come il viterbese vanti la più alta concentrazione mondiale di giardini storici che qui raggiungono la massima espressione, divenendo esempio di eleganza e di armonia tra i più celebrati del mondo.