In provincia di Roma, a circa 40 km dalla Capitale, Palombara Sabina sorge a 372 m di altezza s.l.m. sulle propaggini nord dei Monti Lucretili, ai piedi del Monte Zappi, noto anche come Monte Gennaro, ed è contornata da estensioni di ulivi e ciliegi, che ne caratterizzano la campagna.
Le sue origini sono antichissime. Probabilmente corrisponde all’antica città di Cameria o Regillum, e deve il suo nome alla presenza di numerosi colombai per l’allevamento dei colombi.
Il centro storico di Palombara risale all’epoca dell’incastellamento, con l’abitato arroccato attorno al Castello Savelli, e le vie che salgono e s’intrecciano a spirale. Elemento caratterizzante del borgo è il cosiddetto Muro del Soccorso, un camminamento doppio coperto, di 83 m di lunghezza, che parte dalla Rocca ed è dotato di 37 feritoie.
Il Castello ospita il Museo naturalistico e l’esposizione permanente delle sculture romane in marmo rinvenute nel 1986 nella località Formello.
Il centro abitato è in continua espansione sia verso il piano, sia verso le falde di Monte Gennaro, ai limiti del Parco dei Monti Lucretili, in un mare di verde che, nelle zone più alte, risulta ancora incontaminato.
A circa 3 km dal centro abitato, immersa nel verde, si trova l’Abbazia di San Giovanni in Argentella, denominazione quest’ultima dovuta alla presenza in fondo alla valle di una sorgente, la cui acqua sgorga tuttora nei sotterranei della cripta. A lungo è stata ritenuta terapeutica e miracolosa, tanto che i cittadini vi si immergevano ogni anno il 24 giugno, in occasione della festa di San Giovanni Battista.