C’è un territorio capace di sorprendere con itinerari suggestivi e talvolta selvaggi, immersi in luoghi tutti da scoprire: i monti Prenestini.
Lontano dal caldo e dai rumori della vita cittadina Guadagnolo, il centro abitato più alto del Lazio, sorge in cima all’omonimo monte a 1218 metri di altitudine ed è frazione del comune di Capranica Prenestina. Per la sua posizione offre una vista panoramica a 360° su gran parte dell’Appennino e su Roma, quest’ultima diventa suggestiva al tramonto nelle limpide serate d’estate.
Una tappa imperdibile è il Santuario della Mentorella (1018 metri s.l.m), il più antico santuario mariano d’Italia e forse d’Europa, che sorge sulla cima di una rupe che cade a picco nella valle di Giovenzano.
Pur nella sua semplicità architettonica il Santuario della Mentorella è meta abituale di pellegrinaggio da parte di fedeli. Papa Giovanni Paolo II era affascinato dalla bellezza dei paesaggi, dai sentieri e dalla grotta a cui si accede da una fenditura dove all’interno sono raccolte alcune foto. Qui fedeli accendono candele votive.
Un’occasione per una bella passeggiata è quella di percorrere senza fretta le ripide stradine nel borgo di Capranica Prenestina per raggiunge il punto più alto, dominato dalla chiesa della Maddalena con la sua cupola (detta “Il Cupolino”) la cui struttura architettonica ricorda quelle degli allievi della scuola del Bramante ed al cui interno sono state rinvenute opere attribuite a Michelangelo Buonarroti.
Il Museo Civico Naturalistico dei monti Prenestini è ospitato nel cinquecentesco Palazzo Barberini, ovvero il palazzo baronale appartenuto un tempo alla famiglia dei Capranica. Le visite guidate sono effettuate nelle sale espositive e nel giardino didattico all’interno del parco comunale ed il Museo è privo di barriere architettoniche.
I visitatori sono coinvolti attivamente attraverso percorsi interattivi e l’illustrazione di tutti gli habitat dei monti Prenestini, dal pascolo al bosco a latifoglie, dagli ambienti di acqua dolce alle grotte carsiche, fino alle falesie calcaree di Monte Guadagnolo.
Persino la piccola fauna viene osservata attraverso un microscopio, mentre si cammina vicino allo stagno didattico con le sue farfalle e ninfee, le bacheche espositive contenenti tracce e materiali naturali possono essere toccate, il “giardino sensoriale” diventa un percorso di profumi e colori che stimolano i cinque sensi.
Per gli amanti della natura molte sono le escursioni attraverso gli innumerevoli percorsi a piedi, a cavallo, in mountain-bike.
Percorrendo antichi sentieri all’interno del Castagneto Prenestino, monumento naturale composto da folti castagneti plurisecolari di grande valore naturalistico e paesaggistico, è possibile osservare ancora oggi le “casette”, i vecchi essiccatoi per la castagna locale. Quella della “Mosciarella” è una tradizione secolare a cui è dedicata una sagra che si rinnova ogni anno nel mese di novembre.
Per ristorarsi dopo questa intensa giornata si possono gustare i piatti della tradizione che esaltano i prodotti locali: “lane pelose” ovvero le fettuccine realizzate con crusca di farina e acqua e condite con il sugo di castrato oppure i “tagnulini con fagioli” oltre a piatti a base di funghi e castagne.
Se si ha ancora un po’ di tempo a disposizione o se si decide di trascorre un weekend all’insegna del relax, merita una visita il piccolissimo borgo di Castel San Pietro Romano, inserito tra i Borghi più belli d’Italia e scelto negli anni cinquanta come ambientazione di molti film. Ancora oggi si può ripercorrere l’itinerario cinematografico segnalato dai pannelli descrittivi.
Al centro del paese Palazzo Mocci ospita Il MUD – Il Museo Diffuso che racconta l’evoluzione del territorio di Castel San Pietro Romano. L’itinerario prevede la visita alla Rocca costruita dalla famiglia Colonna a scopo difensivo nel punto più elevato del monte Ginestro, alla chiesa di San Pietro, ricca di capolavori dell’arte seicentesca e soprattutto la meravigliosa passeggiata lungo le mura poligonali dell’Antica Praeneste.
Per concludere quest’esperienza sicuramente rigenerante spostandosi di pochi chilometri si raggiunge il Monumento Naturale Valle delle Cannucceta dove si incontrano la gigantesca quercia di 22 metri di altezza detta ‘del Palestrina’, perché secondo la tradizione il grande compositore rinascimentale Giovanni Pierluigi da Palestrina veniva spesso qui a cercare ispirazione per le sue composizioni, oltre alle sorgenti dell’acquedotto romano delle Cannucceta, costruito probabilmente tra il VI – V secolo a.C. e che ha rifornito la città di Praeneste dall’antichità fino agli anni Settanta del secolo scorso.
Per fuggire dall’afa di questi giorni non rimane che raggiungere questi meravigliosi luoghi per una rilassante esperienza.
Per maggiori informazioni:
museo@comunecapranica.it
https://comunecapranicaprenestina.it/
http://www.comune.castelsanpietroromano.rm.it/
https://www.comune.sanvitoromano.rm.it/
https://www.parchilazio.it/