Quest’anno il 25 aprile è un martedì. Dunque, potete scegliere tra un “ponte corto” di 4 giorni e un “lungo ponte” fino al 1° maggio. Ecco un tour nel Lazio tra quei luoghi naturali appena riaperti per la Primavera 2023.
Un invito speciale è quello alla Primavera ai Giardini della Landriana. È la mostra mercato dedicata al giardinaggio di qualità aperta dal 22 al 25 aprile a Tor San Lorenzo, nel comune di Ardea. I Giardini della Landriana si estendono su oltre 10 ettari. È un luogo da vivere con i 5 sensi fino al 1° novembre. È nato dalla passione della marchesa Lavinia Taverna e ridisegnato da Russell Page, noto architetto paesaggista inglese.
I Giardini della Landriana sono in una tenuta divisa in “stanze”, angoli di Paradiso con diverse caratteristiche botaniche e provenienti da tutto il mondo. La valle delle rose antiche con il lago, il giardino degli aranci, il viale bianco, il giardino degli ulivi, il prato blu e la vasca spagnola sono tra le meraviglie floreali da scoprire in una visita romantica.
Riaperte dal 5 aprile, le Grotte di Pastena sono un vero e proprio viaggio al centro della Terra in Ciociaria. Siamo nel Parco Naturale Monti Ausoni e Lago di Fondi in uno dei maggiori complessi speleologici d’Italia dove ammirare curiose forme di carsismo sotterraneo. Le Grotte di Pastena sono state esplorate nel 1926 dal barone Carlo Franchetti con altri speleologi e rese turistiche già dal 1927.
Il sito si divide in due percorsi: un ramo attivo inferiore e uno fossile superiore. Sorprendetevi nelle enormi sale Del Lago Blu, Del Salice Piangente e Dei Pipistrelli. Percorrete i 3 km nella pancia della terra tra stalattiti, stalagmiti e colonne dalle forme bizzarre per scovare inattesi laghetti e cascate sotterranei.
Spostiamoci nel cuore della Sabina, a Roccantica. È un borgo medioevale mistico per natura, immerso nei boschi della Dea Vacuna. Poco fuori da Roccantica, si entra a Vacunae Rosae della Tenuta La Tacita, un’area naturale a forma di ala di angelo che alberga oltre 5000 rose diverse.
Rose della Cina e dell’Himalaya, le furie rosacee dell’Ottocento e splendide ibridazioni create dal Novecento ai giorni nostri s’ergono tra le fontane. Le fontane sono su livelli diversi e collegate da canali. Ognuna differisce per getto d’acqua e illuminazione con un effetto notturno molto suggestivo.
A proposito di rose, non perdetevi la riapertura del Roseto Comunale di Roma dal 21 aprile, al Natale di Roma. È spettacolarmente adagiato sulle pendici dell’Aventino, di fronte ai resti del Palatino e al di sopra del Circo Massimo. Con oltre 1100 varietà di rose provenienti da tutto il mondo, il Roseto è un luogo dedicato ai fiori sin dal III secolo aC. Già Tacito negli Annales raccontava di un tempio dedicato alla dea Flora i cui festeggiamenti, i Floralia, si svolgevano in primavera nel Circo Massimo.
Il Roseto Comunale di Roma è suddiviso in due aree principali. L’area grande ospita la collezione di rose botaniche, antiche e moderne. L’area più piccola è dedicata alle rose in gara per il Premio Roma, il concorso internazionale di rose inedite che si svolge sempre nel mese di maggio.
Dal bianco al nero, dalle più grandi alle più piccine, le rose della Città Eterna sono visitabili fino all’11 giugno. L’ingresso è libero e gratuito. Le rose vincitrici del Premio Roma si lasciano ammirare dal 21 maggio.
Le peonie dipingono Vitorchiano di giallo, rosa, bianco e lilla nel Centro Botanico Moutan. Il parco di 15 ettari nella Tuscia apre per le fioriture dal 3 aprile al 28 maggio 2023 ed è tra i Grandi Giardini Italiani. È la più grande e ricca coltivazione al mondo di peonie arboree ed erbacee, con oltre 250 mila esemplari e 600 varietà e ibridi naturali.
La collezione comprende le peonie della sezione vaginatae e delavayane. E come se non bastassero il profumo intenso e i colori sfavillanti delle peonie, lasciatevi inebriare dagli archi di glicini lungo il percorso.
Dulcis in fundo, il Giardino di Ninfa è aperto al pubblico dal 18 marzo al 1° novembre 2023 con prenotazione. Questo luogo fiabesco a Cisterna di Latina alberga in otto ettari circa 1300 piante ed essenze floreali da tutto il mondo. Iris acquatici, magnolie decidue, betulle, aceri giapponesi e ciliegi ornamentali si lasciano accarezzare dagli effluvi di lavanda e rosa. Impossibile descrivere questo paradiso terrestre fiorito tra le rovine dell’antica Ninfa, i ruscelli e le cascatelle. Fu ideato in 100 anni dalla fantasia di tre donne ed è sede del Parco Letterario.
Spalancate gli occhi, le narici e soprattutto il cuore, meravigliatevi di ciò che racchiude ogni angolo del Lazio!