Cielo limpido, correnti ascensionali e panorami immensi: nel Lazio volare come gli uccelli è possibile, in tutta sicurezza, nei tanti club di volo libero.

In montagna, vicino al mare, sulle colline o intorno ai laghi si vola senza motore, con parapendii e deltaplani imitando gli uccelli.

Francesco Marsella sui Monti Aurunci e vista su Formia e Gaeta

Circondati da scenari unici e da aree naturali di grande interesse paesaggistico,
volare nei cieli del Lazio diventa un’esperienza più che emozionante, tanto singolare che è impossibile dimenticarla.

Antichi castelli e paesi arroccati diventano elementi di un puzzle che si compone mentre si sale di quota, monti e vallate spingono le grandi ali fino ad altezze inimmaginabili, tanto da poter abbracciare nelle giornate più limpide addirittura le due sponde della penisola, il Tirreno e l’Adriatico.

Dal decollo di Norma dove sono visibili i resti dell’antica Norba, è possibile innalzarsi in aria per procedere poi alla scoperta di borghi arroccati sulle pendici del Monti Lepini, come Cori, centro collinare ricco di storia e tradizioni, o ritrovarsi a volteggiare sull’antica abbazia del Valvisciolo, o ancora sorprendersi nel sorvolare l’incredibile abitato tutto di pietra di Sermoneta.

Potrete raccontare ai vostri amici e familiari che comodamente stanno scoprendo le meraviglie del Giardino di Ninfa, che anche voi lo avete visto, ma da una prospettiva assolutamente inedita.

Volare nel Lazio lascia la voglia di esplorare quei luoghi che abbiamo sorvolato, la voglia di scoprire cosa c’è sotto i tetti di quelle case così vicine, cosa si nasconde fra quei vicoli stretti che come una ragnatela si diramano qua e là.

Decollando da San Donato Val Comino in Ciociaria, il volo diventa un vero e proprio viaggio, grandi campi consentono atterraggi sicuri e le brezze da sud-ovest rendo il decollo piacevole e pratico anche per i neofiti.

Una Valle quella di Comino che confinando con il vicino Abruzzo, salendo di quota, apre gli orizzonti su vallate nascoste e pascoli d’altura, dove è possibile scorgere gli animali allo stato brado pascolare tranquilli sui verdeggianti prati.

E poi spingersi più in là ritrovandosi a volteggiare sul lago di Posta Fibreno dopo aver superato il borgo di Alvito o l’imponente castello di Vicalvi, riconoscibile per la grande croce rossa dipinta sul muro esterno durante il secondo conflitto mondiale.

Dal borgo di Poggio Bustone un comodo decollo per deltaplani e parapendii, poco fuori il centro abitato porta a sorvolare il reatino.

Mentre la famiglia saldamente con i piedi per terra si divaga fra i borghi di Cantalice, Rivodutri e Labro, per gli amanti del volo la vicina Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile e il monte Terminillo con le sue cime che nascondono ancora qualche sprazzo di neve, sono i punti di riferimento per orientarsi nella valle.

Tanta è l’emozione mentre ci si ritrova a volteggiare con qualche poiana curiosa, sentendoti così, per un attimo, “visitatore” di un luogo che non si conoscerà mai fino in fondo.

Il Lago di Vico in provincia di Viterbo è un altro sito che, per scenari e tipologia di volo, regala grandi emozioni.

I numerosi uccelli che durante la bella stagione migrano in questa Area Naturale Protetta fra i Monti Cimini, sono la compagnia per i piloti che vengono da queste parti.

La faggeta dei Monti Cimini, tra le più maestose ed imponenti dell’Italia centrale, consente passeggiate anche con bambini all’interno dell’area protetta e gradevoli pic nic in compagnia.

Nei dintorni del Lago di Vico, Caprarola con la splendida Villa Farnese e il Borgo di Ronciglione sono due luoghi da non perdere appena si scende con i piedi per terra.

E quando il giornata volge infine al termine, ci si ritrova alla sera con gli amici d’avventura in una delle tante trattorie e agriturismi dove poter apprezzare le bontà tradizionali, raccontando le proprie storie con il cuore ancora fra le nuvole.

Incuriositi dalle varietà di bellezze che abbiamo sorvolato il giorno precedente, ecco che l’esperienza si completa con visite a chiese e monumenti, ricordando con un pizzico di orgoglio che di quel luogo, noi, ne conosciamo i segreti che nasconde vedendoli dall’alto, che quelle piazze che a prima vista sembrano semplici luoghi di vita quotidiana, nascondono geometrie inaspettate, mentre camminiamo in chiostri e piazze d’armi che nei loro silenzi lasciano sensazioni dal sapore antico.

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