Il Tevere è il fiume di Roma. Sulle sue sponde si è sviluppata nei secoli la capitale di una delle più grandi civiltà mai esistite.

Il Tevere nei pressi di Castel Sant’Angelo a Roma

La stessa fondazione di Roma è legata al fiume Tevere. Secondo la leggenda nelle acque del fiume scorreva la cesta in cui erano custoditi i due infanti Romolo e Remo. Quando la cesta si impigliò tra i cespugli sotto il Colle Palatino, fu il Dio Tevere a sorvegliare e proteggere i pargoli fino all’arrivo della Lupa che poi li crebbe.

Tiberine pater te sante precor

“O Tiberio, a te indirizzo le mie preghiere, padre santo”, scrive Tito Livio nel II Libro dell’Ab Urbe condita.

Tuque, o Tybri, tuo genitor cum flumine sancto

“O Padre Tevere, con il tuo santo corso”, nell’Eneide di Virgilio è l’invocazione per Enea in guerra con Latino, per la conquista del Lazio.
Il Tevere è dunque un Dio, è Padre, è una Divinità indigena primigenia invocata nella sua formula completa soltanto oralmente tra sacerdoti, per la sua sacralità.
Il Tevere era la base di tutti i traffici di Roma. Era dunque un fiume molto navigato, invocato da marinai e commercianti, ma anche da soldati.
Ebbe molti appellativi, tra cui quello di colubrum, serpente, per la tortuosità delle sue anse osservate dalla rocca Capitolina.

Statua raffigurante il leggendario Tevere in piazza del Campidoglio a Roma

Statua raffigurante il leggendario Tevere in piazza del Campidoglio a Roma

Al Tevere erano dedicate diverse feste romane per rendere omaggio all’importanza della Divinità. Tra queste la festa forse più celebre era quella delle Tiberinalia. In principio, la festa si svolgeva all’inizio della primavera per propiziare la navigazione, ma diventarono poi più seguiti i festeggiamenti svolti l’8 dicembre, nell’anniversario della fondazione del tempio dedicato al Dio sull’Isola Tiberina. Nel giorno della festa, la gente doveva nutrirsi del solo cibo fornito dal padre fiume, per cui al mattino i pescatori pescavano il pesce che sarebbe servito per il banchetto. Sembra che alla festa partecipassero anche le Vestali. Al termine del banchetto gli scarti venivano rigettati nel fiume come offerte.
Nell’iconografia classica la divinità viene raffigurata come un uomo barbuto, dall’aspetto vigoroso, semi disteso, appoggiato ad un’anfora simbolo della sorgente. Le tempie del Dio sono cinte da una corona di foglie acquatiche, le gambe e il busto da un mantello. Tra gli oggetti compaiono una cornucopia, un remo e la prua di una nave, che alludono alla prosperità del fiume. Compare anche la raffigurazione di Romolo e Remo e della Lupa.

Parco fluviale del fiume Tevere vicino Todi in Umbria

Parco fluviale del fiume Tevere vicino Todi in Umbria

Il Tevere è il principale fiume dell’Italia centrale e peninsulare. Con i suoi 405 Km di corso è il terzo fiume dopo il Po e l’Adige.
Bagna direttamente 4 regioni, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Lazio ed ha una portata media annua di 324m cubi al secondo che lo rendono il terzo corso d’acqua nazionale per volume di trasporto. Il Tevere bagna 82 comuni della Valle del Tevere, tra cui Perugia e Roma.
La sorgente del Fiume si trova alle pendici del Monte Fumaiolo a 1268 m s.l.m., sul lato che volge verso la Toscana.
L’antico nome del fiume era Albula, per le sue acque bionde. Un altro nome antico del fiume è stato Rumon, di origine etrusca, da ricollegare a Roma. Solo successivamente il fiume assunse il nome attuale di Tevere, tradizionalmente perché il re latino Tiberio Silvio vi era annegato, anche se pare che già gli Etruschi lo chiamassero Thybris.

Il Tevere nei pressi della Riserva di Nazzano-Tevere-Farfa

Il Tevere nei pressi della Riserva di Nazzano-Tevere-Farfa

Parlando della sola parte laziale in cui scorre il fiume, vicino a Orte il Tevere riceve le acque del fiume Nera, mentre nel comune di Civita Castellana riceve il fiume Treja. Intorno alla provincia di Viterbo, dove riceve anche le acque del Paglia è stato costituito il Parco Regionale Valle del Treja. Nei pressi di Nazzano Romano e Torrita Tiberina riceve le acque del torrente Farfa. In quest’area per la preservazione delle biodiversità è stata istituita la Riserva naturale Nazzano Tevere Farfa. Lento attraversa Roma ricevendo le acque del fiume Aniene e infine sfocia nel Mar Tirreno a Fiumicino.
Seguendo il fiume Tevere è così possibile fare un viaggio in alcune zone naturalistiche molto belle del Lazio, che offrono occasioni per fare sport d’acqua, gite in battello o lunghe passeggiate a contatto con la natura. Ma è anche possibile visitare diversi borghi interessanti come Soriano nel Cimino, Bomarzo, Magliano Sabina, Ponzano Romano, Forano, Sant’Oreste, Fara Sabina, Sacrofano, Mentana, Monterotondo, Riano.

Il Tevere nei pressi dell'Isola Tiberina

Il Tevere nei pressi dell’Isola Tiberina

Torniamo a Roma e percorriamo la città attraverso le sue sponde e i molti ponti che ne consentono l’attraversamento, alcuni presenti sin dall’epoca romana.
Nei pressi dell’isola Tiberina sorgono i due ponti più antichi che collegano l’isola alla terra ferma: il Ponte Cestio, risalente al 46 a.C e il Ponte Fabricio edificato nel 62 a.C.
Un altro ponte molto importante è Ponte Sant’Angelo, costruito nel 134 dall’imperatore Adriano, in seguito adornato con gli angeli del Bernini che sembrano condurci direttamente a Castel sant’Angelo.

Ponte Milvio a Roma

Ponte Milvio a Roma

Ponte Milvio, anche conosciuto come ponte Mollo, fu edificato nel I sec. a.C. e rappresenta il ritrovo della gioventù romana.
Un altro ponte bellissimo è il Ponte della Musica, un ponte contemporaneo dedicato al compositore Armando Travajoli, che collega l’Auditorium Parco della Musica e il MAXXI con il complesso sportivo del Foro Italico.

La pista ciclabile lungo il Tevere

La pista ciclabile lungo il Tevere

Il Tevere costeggia anche due vecchi quartieri romani: Trastevere e Testaccio, a cui regala un fascino particolare. Lungo il Tevere, proprio all’altezza di Trastevere è possibile fare una lunga passeggiata che si riempie di intrattenimenti, locali e musica durante le estati romane. Il lungo Tevere è anche una pista ciclabile che consente di percorrere la città osservandola da un punto di vista molto particolare. Dalla pista si possono raggiungere facilmente molti luoghi cittadini come gli impianti sportivi del Foro Italico, Villa Pamphilj, Villa Ada Savoia e Villa Borghese.

Veduta di San Pietro lungo il Tevere

Veduta di San Pietro lungo il Tevere

Un altro modo privilegiato per visitare la città sono le gite in battello. Partendo da Ponte Sant’Angelo o da Ponte Marconi è possibile arrivare al Vaticano e ammirare la Basilica di San Pietro da un’angolatura diversa o arrivare agli Scavi di Ostia Antica, al Porto di Traiano e alla Foce del Tevere a Fiumicino. A questo punto è possibile godere anche di tutti i preziosi elementi naturalistici che interessano il fiume e che lo rendono ricco di biodiversità.

Gabbiano in volo su Tevere a Roma

Gabbiano in volo su Tevere a Roma

Il Tevere è infatti un prezioso habitat per una moltitudine di flora e fauna locale. Lambiscono i suoi argini il pioppo, il salice bianco, il leccio. Tra le fronde trovano ospitalità animali come la nutria, il falco pescatore, il cigno, l’airone bianco maggiore, il cormorano, la poiana e il germano reale. Uno spettacolo davvero suggestivo.

 

Social share
INFO UTILI

SCOPRI ANCHE

Il fiume Aniene e i suoi acquedotti romani

L’Aniene è un fiume del Lazio lungo 98,5 Km, secondo maggiore...

Cascate di Monte Gelato

Le cascate di Monte Gelato e tutto il complesso naturalistico di...

Lago di Nemi

Situato a 316 metri s.l.m., il Lago di Nemi o Lacus Nemorensis...

Lago Albano o Lago di Castel Gandolfo

Il lago Albano, o lago di Castel Gandolfo, è un lago di origine...