Esplodono le magiche atmosfere medievali ad Antrodoco quando inizia il Castaldato Interocrino, la rievocazione storica degli avvenimenti nel borgo di Antrodoco tra il 1228 e il 1371. Dalla metà di giugno fino a settembre, si susseguono il Corteo delle Dame, il Banchetto dei Rioni, la Notte dei Tamburi, il Corteo Storico e l’attesa contesa del Palio Madonna del Popolo.
Tutto ha inizio con La Notte della Dama e degli Arcieri, la Messa degli Arcieri e la presentazione del Palio per culminare con la proclamazione della Dama del Palio e la presentazione degli arcieri che si contendono il Palio, un’opera realizzata per l’occasione.
Si prosegue con La Notte dei Tamburi e dei Rioni, una giornata dedicata ai giochi medievali per i più piccini. E poi i Duelli d’Arme nell’accampamento della compagnie d’arme, con la dimostrazione didattica per grandi e bambini, accompagnati da danze, giullari e il banchetto dei rioni. Di sera, si legge il bando in lingua volgare, ci sono i Canti Medievali della Schola Cantorum e l’esibizione degli sbandieratori.
Il clou di questa festa ad Antrodoco è il Corteo Storico e Palio Madonna del Popolo, accompagnati dalla mostra artigianale di prodotti medievali per immergersi totalmente nell’atmosfera dell’Antrodoco medievale. Nel corteo storico, ciascun rione porta in un corteo statico alcuni dei fatti più importanti che segnarono Antrodoco in quasi 100 anni di Medioevo.
E così I Rioni Lu Bagnu, San Terenziano, Rocca di Corno, Cona, Rocca di Fondi e Centro Storico vestono i panni dei protagonisti degli episodi più emblematici. Si ritorna indietro nel tempo alla pace di Anagni tra l’imperatore Federico II e Papa Gregorio IX, all’arrivo di Federico II al Castello di Antrodoco, da lui considerato tra i più importanti e strategici. E poi ancora, le tensioni con Papa Clemente IV che, invitato il Castello a sostenere Re Carlo D’Angiò contro Manfredi, si vide rispondere con un’irremovibile fedeltà a quest’ultimo. Si rivive il matrimonio tra Guglielmo Da Palarago e Alterigia, figlia di Gualtiero, che valse in feudo, per Guglielmo, le terre di Rocca San Silvestro e Scoppito. O la rivolta contro le tasse da parte degli uomini di Forcapretula, Rocca di Fondi, Piscignola e Torre Cifredi, e quella dei vassalli dei fratelli Berardo e Rainaldo De Duce, per la giurisdizione sui feudi della valle.
E ancora, va in scena l’intervento della Regina Giovanna I contro Giuntarello da Poppleto impossessatosi del Castello, che vede in corteo eserciti e armi. E non ultime, si raccontano le trattative di pace avviate dalla Regina stessa per porre fine agli scontri per il controllo sulla rocca di Antrodoco e per dare un ruolo chiave ai mercanti di Antrodoco.
Il corteo storico confluisce quindi nel piazzale della chiesa di Santa Maria Extra Moenia che fa da cornice alla contesa del Palio e alla proclamazione del Rione vincitore del Palio. Intanto, la Cena del Viandante e l’Incendio della Rocchetta chiudono il Castaldato Interocrino.
Nel corteo sono attese centinaia e centinaia di figuranti in abiti realizzati a mano e con i bozzetti che ricalcano fedelmente documenti e dipinti del tempo. Sfilano dame e cavalieri, alfieri, eserciti con armi, mezzi di trasporto, animali, cortigiani, giullari, damigelle e il popolo.