«Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto…» quanta poesia in questi versi di Ludovico Ariosto che ci riconducono ad un mondo lontano ma non per questo irraggiungibile: il Lazio è colmo di ambientazioni antiche che ci fanno rivivere, come trasportati indietro nel tempo, le rime dell’Orlando Furioso. Basta scegliere tra una infinità di torri e castelli iniziando proprio dalla terra di Tuscia focolaio ardente di storia e cultura; un tour di arte e gastronomia davvero interessante seppur non lontano dalla capitale. Qui ogni borgo ha una storia da raccontare e non ce ne voglia l’antico reggiano se lungo il cammino perderemo, seppur in buona fede, qualche ghiotta occasione di racconto.
Andiamo per ordine!
Tra le molteplici location incontrate, a partire dal confine toscano, quella che per prima sorge ai nostri occhi è il Castello di Torre Alfina, piccuapola frazione di Acqendente, dove le ampie merlature, custodiscono un luogo ricco di fascino, gusto, suggestioni e misteri…infatti si attribuiscono alla trecentesca e nobile famiglia dei Monaldeschi, signori del maniero, oscure vicende e fosche gesta svoltesi nei sotterranei della dimora.
Allo stesso ramo della famiglia apparteneva il vicino, Castello Monaldeschi della Cervara di Bolsena, a picco sulle rive dell’omonimo lago, che delimita ancora ora oggi il “rione castello”, luogo pregno di fascino e scorci mozzafiato; più a est è la volta del Castello Baglioni Santacroce di Graffignano, tra i cui meandri si dice aleggiare lo spettro di una dama e l’eco di fanciullesche voci misteriose; più a sud ecco stagliarsi il “Borgo fantasma” di Celleno entro le cui antiche mura, si erge il Castello Medievale degli Orsini, famiglia assai nota per lustro e potere.
Bastano pochi chilometri per giungere Soriano nel Cimino e scoprire il Castello Orsini, una struttura difensiva costruita a partire dal XIII secolo, poi ampliata e modificata nel corso dei secoli, soprattutto nel Rinascimento, per arrivare ai giorni nostri in buone condizioni di conservazione.
Un po’ di strada per spingersi fino a Vignanello, dove troneggia, nella parte più orientale dell’antico borgo, il Castello Ruspoli adorno di uno dei più importanti giardini all’italiana esistente. Il giardino fu costruito nel 1610 per volere di Ottavia Orsini figlia di Giulia Farnese; tra l’altro è interessante ricordare che il viterbese vanta la più alta concentrazione mondiale di giardini storici che qui raggiungono la massima espressione, divenendo esempio di eleganza e di armonia tra i più celebrati del mondo.
Infine ancora qualche minuto di macchina ed ecco incantati dalla finale meta duecentesca del Castello Orsini di Vasanello, voluto da Orso Orsini nel 1285. Il maniero passò ben presto ad altri casati, finché nel 1400 non tornò nelle mani degli Orsini per poi, di nuovo, passare alle famiglie, dei Delle Rovere, dei Colonna e dei Barberini. Ospiti illustri hanno qui dimorato: Adriana Mila, sposa di Ludovico Orsini, cugina spagnola del papa Alessandro VI Borgia, Giulia Farnese detta “La Bella” e una giovanissima Lucrezia Borgia, tanto per citare i più famosi. Nel 1300 veniva utilizzato come vero e proprio orto utile al sostentamento degli abitanti del feudo.
In questo excursus, non può mancare, così come in ogni tavola principesca che si rispetti, una coppa di buon vino DOC del territorio, coniugato a prodotti tipici quali olio, funghi, castagne; inoltre per chi volesse approfittare di un soggiorno più lungo dell’intera giornata, potrebbe usufruire della promozione “Più notti, più sogni” con cui, prenotando tra le strutture presenti in questo link, la Regione Lazio offre una notte in più su tre riservate e due se la prenotazione è di cinque giorni.
Tutti in carrozza!!!
INFORMAZIONI
www.castellotorrealfina.com
www.visitbolsena.it
www.comune.graffignano.vt.it
www.comune.celleno.vt.it
www.prolocosoriano.it
www.castelloruspoli.com
www.castellodivasanello.it