Nel Parco Naturale dei monti Aurunci si cela un luogo sconosciuto ai più dove aleggia la storia di una strega. Tenetevi forti, inizia il racconto dell’Horror story della Fossa Juanna, un’occasione imperdibile a Halloween per scoprire i suoi terribili segreti. Oppure no?

Tra i monti Aurunci svetta la cima del monte Petrella, in un ambiente carsico dove si incontrano spesso le doline. Quando questi improvvisi avvallamenti del territorio sono di dimensioni ridotte, si trasformano in inghiottitoi per il cedimento del terreno. Le doline molto grandi sono invece vere e proprie radure. Grandi o minute, queste depressioni desolate hanno ispirato macabre leggende popolari.

Fossa Juanna - foto di Parco Monti Aurunci

Fossa Juanna – foto di Parco Monti Aurunci

È questo il caso della Fossa Juanna, una grande dolina circolare a quota 1300 metri alle falde del monte Petrella, nel territorio di Spigno Saturnia. È una distesa di 100 metri di diametro che sembra “inghiottita” tra le faggete ad alta quota.

Perché questo prodigio della Natura è noto come la “Fossa delle Streghe”?

Si narra che in questa conca viveva Juanna, o Joanna come alcuni tramandano. Qualcuno dice che fosse una donna di facili costumi, altri la ricordano come una fattucchiera. Sicuramente tutti hanno sentito il racconto della sua orribile morte, legata a un albero e bruciata viva dai briganti per aver rivelato il loro covo tra i monti Aurunci.

Juanna era artefice di sortilegi e riti satanici con misteriose pozioni di erbe officinali. Qui fiorisce ad esempio il Rumex Acetosa, la “pianta del sangue” che i curatori medievali utilizzavano per guarire i malati di peste e colera. E questa non è una leggenda.

Qualcuno dice che la notte che precede la Festa di San Giovanni compaia all’improvviso la vecchia strega Juanna, lasciando il giorno seguente misteriose ceneri ancora ardenti di un grande falò. O almeno così dicono. Questa leggenda è legata all’Erba di San Giovanni, ritenuta capace di scacciare gli spiriti maligni. Infatti, l’Iperico era, ed è tutt’oggi, una delle piante nell’infuso preparato al tramonto del 23 giugno. Ancora oggi si crede che nella notte di San Giovanni il sole, rappresentato dal fuoco, si sposi con la luna, rappresentata dall’acqua dell’infuso. Ecco perché i riti propiziatori terminano con un grande falò. Dunque la Notte delle Streghe si è trasformata nei secoli nella Notte di San Giovanni grazie a quelle donne conoscitrici delle erbe che, un tempo ritenute streghe, sono poi divenute guaritrici. Una magra consolazione? Forse.

Nonostante tutto, pare che ancora oggi i pastori non lascino mai i cavalli a pascolare di notte nella Fossa Juanna. Chi lo ha fatto, ha trovato gli animali sudati, con code e criniere intrecciate. Qualcuno dice di aver trovato nei pressi persino sette topi morti con le code annodate. Forse perché hanno disturbato le danze delle streghe nei loro segretissimi incontri notturni? Chissà.

Monte Petrella con vista sul Golfo di Gaeta - www.parchilazio.it

Monte Petrella con vista sul Golfo di Gaeta – www.parchilazio.it

Quel che è certo è che per raggiungere la Fossa Juanna bisogna percorrere il CAI 968 Biviano – Monte Petrella. Il sentiero è segnalato e molto impegnativo, poiché in circa 8,5 km si passa da 394 a 1535 metri di altitudine. Il sentiero parte poco più in alto del borgo di Spigno Saturnia Superiore e raggiunge la vetta del Monte Petrella, la cima più alta dei monti Aurunci.

Fossa Juanna nel Parco dei Monti Aurunci - foto di Parco Monti Aurunci

Fossa Juanna nel Parco dei Monti Aurunci – foto di Parco Monti Aurunci

Dalla località di Biviano fino alla Sella di monte Strampaduro si è circondati da macchia mediterranea, boschi di roverella, aceri fino a un incantevole manto di erbe spontanee. Dalla Sella si penetra nella faggetta fino alla Fossa Juanna, la dolina più suggestiva dei monti Aurunci. Poi si devia nella valletta delle Campetelle per raggiungere il massiccio del Petrella. Qui il panorama spettacolare si apre a 360° dalle Isole Pontine al promontorio del Circeo, dai monti Lepini ai Simbruini ed Ernici, dalle Mainarde ai monti del Matese, fino a scorgere il Vesuvio e le isole del golfo di Napoli.

Non sembra anche a voi il posto perfetto per trascorrere un “sereno” Halloween?

 

Social share
SCOPRI ANCHE

Cenone di Capodanno nel Lazio con 5+1 idee WOW

Vuoi un’idea per il Cenone della Vigilia di Capodanno con un menù tipico del Lazio? Noi te ne diamo 5+1 in omaggio per fare un figurone con un menù WOW.

5 Presepi nel Lazio più unici che rari

Siete a caccia di Presepi più unici che rari? Nel Lazio si celano 5 presepi straordinari, emozioni indimenticabili da vivere a Natale 2024. Vedere per credere!

Le Favole della Befana nel Lazio

Il 6 gennaio è l’Epifania. Ma come si è arrivati dai Re Magi alla Befana? Ecco le risposte a questo e altri arcani “befanizi”, nel Lazio e nel mondo!

5 Dolci Natalizi, un viaggio tra le tradizioni del Lazio

Abbiamo spolverato i ricettari della nonna per regalarvi una scorpacciata di 5 dolci natalizi del Lazio, un viaggio tra le tradizioni più golose. Buon Natale!

Il Lazio e le leggende di Natale

Perché si fanno i regali? E il Presepe? Chi è davvero Babbo Natale? Ecco alcune leggende natalizie e come sono divenute vere e proprie tradizioni nel Lazio.

Il lato più dolce della Ciociaria a Natale

Dicembre è iniziato, le Feste si avvicinano. Assaggiamo il lato più dolce della Ciociaria, uno spicchio di Lazio dall’antica tradizione culinaria contadina.

Greccio è il Borgo del Natale

Greccio, da 800 anni, si trasforma nel Borgo del Natale, grazie alla storica rievocazione della Natività, in scena da dicembre all’Epifania.

Natale a tavola nel Lazio, festa per il palato

Per la cena di magro alla Vigilia e per il pranzo ricco il giorno di Natale, la tavola nel Lazio offre sapori inconfondibili, un’autentica festa per il palato.

Irresistibile cioccolato, a Natale di più

Il Natale è “cioccolatoso” ma come si può rendere ancor più goloso? Assaggiamo il cioccolato in ogni sua forma in un goloso tour tra i borghi del Lazio!

Il Lazio goloso a dieta pre-natalizia

È iniziato l’Autunno e, per molti, la dieta pre-natalizia. Noci, castagne, nocciole e mandorle, godiamoci l’Atunno del Lazio goloso color frutta secca!