“Punta sempre alla luna, male che ti vada avrai vagabondato tra le stelle”

Siamo pronti in rampa di lancio. La capitale europea dello Spazio nel 2021 sarà italiana. L’onore spetta a Colleferro, 55 chilometri a Sud Est di Roma.

Colleferro nasce il 13 giugno 1935 come ‘Città di Fondazione’, progettata dall’Ing. Riccardo Morandi e da un’idea del senatore Leopoldo Parodi Delfino; la sua vocazione sin dal principio è a carattere industriale, rivolta allo sviluppo di una comunità in cui si sono integrati cittadini provenienti da ogni parte d’Italia.

Si percepisce subito che Colleferro è una cittadina dedita alle imprese spaziali, perché proprio al suo ingresso si trova collocato un razzo affiancato da una struttura di archi in mattoni che riprendono sia l’architettura Morandiana della chiesa di Santa Barbara che l’antico castello ora in fase di recupero.

Il razzo vettore Vega esposto è una parte di quello lanciato nello spazio nel 2012 dalla base spaziale di Kourou, vicino l’equatore, nella Guyana francese.

E cosa meglio di un razzo potrebbe rappresentare questa cittadina che ospita una delle aziende tecnologiche spaziali più avanzate del mondo: è qui che si trova l’Avio Spa dove si studiano e si realizzano le parti del lanciatore Vega e dell’Ariane (il razzo Europeo nato per mettere in orbita i satelliti) e dove si produce anche il propellente che rende possibile le imprese spaziali.

Indubbiamente dopo lo sbarco sulla luna del primo uomo nel 1969 Americani e Russi si sono per anni rincorsi nel compiere grandi imprese nelle esplorazioni dello Spazio, ma anche l’Europa, grazie all’Italia con Colleferro ed alla Francia, con il razzo Ariane ha inseguito il sogno dell’aerospazio.

Perseverando nel lavoro e nella ricerca Colleferro è già proiettata tra le stelle e non solo metaforicamente perché basta spostarsi di pochi chilometri per raggiungere il grazioso paese di Gorga dove immersi nel verde e al riparo dall’inquinamento luminoso potrete osservare il cielo come non siete più abituati a farlo.

Gorga arroccata sulle pendici del monte Volpinara si eleva a circa 766 metri sul versante nord-orientale dei Monti Lepini e con il suo territorio montano è il depositario di un patrimonio naturalistico e culturale.

Ad un passo dal centro storico sorgono l’Osservatorio astronomico attrezzato con un telescopio ottico da 50cm F8 ed il Planetario che permettono anche in questo momento di osservare il cielo in sicurezza.

Attraverso il telescopio dell’Osservatorio i visitatori, accompagnati in piccoli gruppi fin su la cupola, potranno osservare tutto quello che il cielo offre nelle varie stagioni mentre all’interno del diametro e capace di ospitare fino a 50 visitatori che potranno fare un viaggio nel tempo attraverso diversi filmati e ammirare lo spettacolo della volta celeste.

Ph di Filippo D’Anselmi

In particolare, tra gli spettacoli di simulazione del cielo, c’è il cielo del mese, mentre tra i film Space Opera, che affronta un avventuroso viaggio alla scoperta dei pianeti del Sistema Solare accompagnati dalla voce italiana della Principessa Leyla di Star Wars, Ottavia Piccolo. Inoltre, si può anche viaggiare attraverso le sequenze delle spettacolari immagini di galassie e nebulose raccolte ed inviate dal telescopio spaziale Hubble.

L’Osservatorio è anche utilizzato per scopi di ricerca e per la divulgazione e la conoscenza dell’Astronomia attraverso lo studio di Comete, Supernovae, Asteroidi, e l’osservazione dei Pianeti e Stelle variabili, attraverso visite guidate con spiegazioni multimediali per tutte le scuole.

E dopo Solstizio d’Estate possiamo fantasticare guardando il cielo e tornare a visitare questo borgo incantato: Gorga, “Il paese delle stelle”.

 

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